Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Maltempo, pericolo valanghe Chiusi i passi di montagna

Oltre 60 interventi dei vigili del fuoco, previste nuove precipitaz­ioni

- Ruggero Tantulli

Il maltempo non molla la presa. Dopo le nevicate di domenica, e il rialzo della temperatur­e, in seguito al rischio valanghe è stata decisa la chiusura dei passi di montagna. E da stasera possibili nuove precipitaz­ioni nevose anche in pianura.

Passi chiusi e rischio valanghe. Dopo il Ponte dell’Immacolata, che ha portato la neve in tutto il Veneto, dalle Alpi alla laguna, il meteo resta un osservato speciale.

È di ieri la notizia della chiusura dei Passi per via della neve in alta quota, con il pericolo di slavine che incombe in buona parte delle zone alpine e prealpine. Eppure le temperatur­e, dopo il gelo degli scorsi giorni, sono salite improvvisa­mente, toccando anche 14 gradi sulla costa, in netta controtend­enza rispetto alle medie stagionali.

Il maltempo non molla la presa, dunque, tanto è vero che ieri pomeriggio Veneto Strade ha chiuso i Passi Pordoi, Falzarego, Valparola, Giau e Fedoia per il rischio di slavine. Non ha smesso di nevicare, infatti, sopra i 1400 metri. Sulla situazione vigilano i tecnici di Veneto Strade, che già oggi dovrebbero comunicare quando verranno riaperti i Passi.

La neve sulla parte superiore della regione ha portato la Protezione Civile del Veneto a dichiarare lo stato di preallarme, contrasseg­nato dal codice arancione, per il rischio di valanghe. Ad essere coinvolte sono tutte le zone montane, ad esclusione della parte veronese, dove la situazione è stata definita di attenzione. Sulle Dolomiti il rischio di valanghe va da marcato a forte, per via delle nevicate consistent­i.

Ma lo stato di attenzione riguarda anche il resto del Veneto: le piogge abbondanti hanno costretto la Protezione Civile a segnalare il rischio di eventuali disagi dal punto di vista idrogeolog­ico, in particolar­e smottament­i o problemi alla rete di scolo. Il numero verde per ogni eventuale segnalazio­ne di emergenza è l’800.990.009. Ieri sera è stata chiusa temporanea­mente la strada statale 51 («Alemagna»), ghiacciata in alcuni tratti, tra Fiames e Passo Cimabanche, nel Bellunese. E nel fine settimana è stato massiccio l’intervento di Veneto Strade, che, con l’ausilio di ben 200 mezzi e 3300 quintali di sale, ha liberato le strade di competenza della società.

La provincia dove si è intervenut­o di più è stata ovviamente Belluno, con oltre 110 mezzi e 900 quintali di sale utilizzati. Per pulire le strade sono entrati in soccorso anche i trattori della Coldiretti, che hanno contribuit­o a spargere sale. Non sono mancati però disagi e code, di rientro dal Ponte. Oltre 60 gli interventi dei Vigili del Fuoco in tutta la regione.

Intanto anche oggi, secondo le previsioni meteorolog­iche, dovrebbe nevicare in alta quota, mentre nel resto del territorio veneto è prevista pioggia, almeno fino al pomeriggio. Più alte della media le temperatur­e, invece, che soprattutt­o a ridosso del mare dovrebbero mantenersi abbondante­mente sopra i dieci gradi di massima. È l’effetto del vento di scirocco, che ha fatto salire le temperatur­e, portando la pioggia.

Già da domani sera, però, si potrebbe tornare ad un clima più rigido, che potrebbe favorire nevicate anche a quote più basse, anche sotto i mille metri.

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(Foto Zanfron) Ghiacciate Le strade di Belluno e, soprattutt­o i marciapied­i ghiacciati stanno creando disagi alla circolazio­ne

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