Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ritirati i «bandi della discordia» Selezioni annullate nel sito Cav
L’oggetto del contendere sono 4 bandi di selezione personale due dei quali per figure apicali che avrebbero portato da 4 a 6 i dirigenti di Cav, la concessionaria autostradale del Passante di Mestre (50% Regione, 50% Anas) che conta circa 200 dipendenti. In sordina erano stati pubblicati lo scorso 18 maggio sul sito della società. Altrettanto in sordina, il 20 novembre sono stati ritirati. Con 4 mesi di ritardo sulla netta indicazione del Collegio sindacale nel Cda di luglio. Fra l’inizio e la fine silenziosi di questa vicenda c’è stato il fragore di una battaglia all’ultimo verbale fra diversi attori: l’amministratore delegato in quota Anas, Michele Adiletta che aveva predisposto i bandi difendendoli fino all’ultimo, e la presidente in quota Regione Luisa Serato. A far da comprimari, l’anonimo autore della lettera inviata alla Regione (e all’Anac) che scatenò l’indignazione di maggioranza e opposizioni schierate compatte contro i due bandi «illegittimi» perché, denunciava all’indomani della pubblicazione a sito la Serato, «emanati senza alcun passaggio in Cda come previsto». Il punto è stato fatto a metà ottobre con l’audizione della presidente di Cav in Seconda commissione del consiglio regionale. In quell’occasione Serato comunicava che i bandi ancora non erano stati ritirati. Nulla di fatto per un altro mese abbondante. Poi, il 20 novembre, i bandi sono stati «annullati» con una laconica riga firmata dal dirigente delle Risorse Umane, Paolo Bragato. I bene informati dicono che l’ad Adiletta ci riproverà seguendo, questa volta, la via prevista, chiedendo, cioè, il via libera in Cda.