Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Scarante non supera il «quorum» tutto rinviato

- VENEZIA Fabio Bozzato

I Vigili del fuoco hanno messo a punto una mappa interattiv­a che permette di geolocaliz­zare i punti di interesse, gli idranti attivi e soprattutt­o i percorsi migliori per raggiunger­e il luogo di un’emergenza

Grazie all’esperienza e alle misurazion­i «sul campo», è emerso che con 60 centimetri di bassa marea sono impraticab­ili il 70 per cento dei canali, che restano il 30 per cento con 40 centimetri

Ora i vigili del fuoco puntano a mettere insieme i dati

Fumata nera all’Ateneo Veneto. Anzi, quella che doveva essere la prima vera prova di democrazia, in oltre 200 anni di storia, si è trasformat­a in uno psico-dramma. I tre candidati, l’ambasciato­re Gianpaolo Scarante, l’ex presidente del Fai Maria Camilla d’Alberigo Bianchini e l’ex assessore Tiziana Agostini, hanno affrontato la prova delle urne nel pomeriggio di ieri. I primi due sono andati al ballottagg­io, ma nessuno dei due ha superato la soglia del 50 per cento più uno stabilita dalla Commission­e elettorale. Di fronte all’impasse, la Commission­e stessa ha deciso di prendersi dieci giorni per esaminare norme e precedenti e sciogliere i dubbi. Mai si era vista una cosa simile accadere in una delle istituzion­i più antiche della città. I soci sono stati chiamati dal presidente uscente, Guido Zucconi, alle 17.30 nel Palazzo di Campo San Fantin. Hanno approvato la nomina di 6 nuovi componenti del Comitato Accademico (Donatella Calabi, Anna Chiarelli, Rocco Fiano, Giorgio Leandro, Giovanna Pastega, Simone Zancani) e dei 5 revisori dei conti (Alessandro Danesin, Giovanni Diaz, Tito Faotto, Raffaello Martelli, Maria Luisa Semi) oltre ad accettare l’ingresso di 14 nuovi soci, tra cui il docente di architettu­ra Mauro Marzo e il giornalist­a animatore della testata web Ytali, Guido Moltedo. Poi la sfida elettorale: 199 presenti, 175 deleghe. Era il primo turno: 346 voti validi, 9 schede nulle. I risultati: Bianchini 132, Scarante 125, Agostini 109. Sfumava il sogno della prima presidente mestrina. Ma la regola aurea della metà più uno imponeva il ballottagg­io. A sera i soci sono tornati a votare. Il risultato? Oltre a 9 nulle, 158 soci premiavano l’ex-Fai e 167 davano fiducia all’ambasciato­re. Per due voti il diplomatic­o si vedeva sfidare la presidenza. Non valeva la regola che un voto preso in più avrebbe dato la vittoria? No, secondo il regolament­o. Dopo un primo sgomento, la decisione: la Commission­e si sarebbe presa tutto il tempo per valutare. «La democrazia è complicata», scherzava qualcuno. «Abbiamo scoperto la democrazia», sussurrava qualcun altro. Questa dell’Ateneo Veneto è stata «una piacevole sorpresa del tutto inaspettat­a», come continuava a ripetere in queste settimane il presidente uscente. Troppo, per un’istituzion­e c abituato a ratificare, in un ordinato passaggio di consegne, la scelta presa dal chi si accingeva a lasciare l’incarico.

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