Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
I leghisti in trincea: «O noi o Tosi»
Alleanze nel centrodestra, veneti contro «il patto del Lazzarone»
Non ci sono mezze misure quando la PADOVA Lega veneta parla di Flavio Tosi: «O lui o noi, non ci saranno alleanze con traditori e saltimbanchi che cercano una poltrona, né ora né mai» sentenzia Gianantonio Da Re, segretario
nathional, lanciando un messaggio a Forza Italia. La «quarta gamba» del centrodestra, la lista Noi con l’Italia che accoglie anche l’ex sindaco di Verona e altri esponenti di area, ha mandato su tutte le furie il Carroccio.
Se n’è parlato anche ieri nel consiglio federale, durante il quale il leader Matteo Salvini ha presentato il nuovo simbolo, che toglie la parola Nord alla Lega. In Veneto invece rimarrà il simbolo tradizionale, Lega Nord-Liga Veneta: un dettaglio non trascurabile per l’umore del partito locale, ma la questione fondamentale per Da Re era affrontare il nodo della coalizione che si presenterà alle politiche. La rottura con Tosi è stata uno spartiacque nella storia della Liga e per Da Re tornare indietro è fuori discussione: «Pochi mesi fa, alle comunali di Verona, eravamo rivali. Ci sono persone che hanno cambiato casacca sei volte – continua il segretario – o che hanno fatto cadere il sindaco di Padova Bitonci. Non esiste che adesso si firmi un’alleanza con questi soggetti, né adesso né in futuro». Da Re pronuncia il suo «mai con Tosi» anche con riferimento alle prossime amministrative, assicurando che tutte le liste saranno passate al setaccio per evitare intrusioni. «Noi ci opporremo in tutti i modi a questo “patto del Lazzarone”».