Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’ex emeroteca si trasforma in ristorante

Via al bando per l’uso: lavori per un milione. Bocciato lo spazio per i bambini

- G. B.

Doveva diventare una «Casa del bambino» con spazi per feste e baby parking ma la giunta ha cambiato idea puntando invece sul ristorante con laboratori­o di cucina all’ex emeroteca di via Poerio.

Doveva diventare una «Casa del bambino» con spazi per feste e baby parking ma quel progetto probabilme­nte non vedrà mai la luce e al suo posto arriverà un ristorante­bistrot. A due anni dalla fine dei lavori, la giunta ha deciso come riutilizza­re l’ex emeroteca di via Poerio e all’ultima seduta del 2017 ha approvato la delibera che avvia l’iter per il bando pubblico d’assegnazio­ne degli spazi che fino a quattro anni fa ospitavano gli uffici della Municipali­tà e, al piano terra, prima l’emeroteca poi successiva­mente, per un breve periodo, un punto vendita di Vela. L’idea di sindaco e assessori è di puntare sulla rivitalizz­azione del centro con un ristorante con ingresso in piazza Ferretto e via Poerio e, al primo piano, laboratori e scuola di cucina. La struttura non sarà rivolta solo ad un pubblico adulto ma i corsi saranno anche per bambini e ragazzi. Non è chiaro, al momento, quanto chiederà Ca’ Farsetti per la locazione dell’immobile: la delibera approvata non è che il primo passaggio per sbloccare la situazione dopo due anni di stallo. Chi deciderà di partecipar­e al bando dovrà farsi carico di completare tutti i lavori interno all’ex emeroteca (stimati in passato in un milione di euro), i cantieri hanno infatti sistemato le facciate, disposto le vetrate e demolito gli uffici che c’erano al primo piano ma niente di più, tanto che vanno realizzati impianti, murature e pavimentaz­ione.

La scelta di creare un locale con spazio per laboratori e cultura, in realtà, non è una novità: la precedente amministra­zione aveva già pensato a un futuro di questo genere per l’edificio, i cui restauri sono stati finanziati con i fondi del piano periferie. Tutto risale a quando, ad un’assemblea molto partecipat­a al centro culturale Candiani, la giunta Orsoni decise di riaprire il Marzenego in via Poerio. Il manto stradale stava cedendo, il canale aveva bisogno di essere messo in sicurezza e fu chiesto ai cittadini se avrebbero voluto ricoprire il fiume o lasciarlo scoperto. Sempre in quell’occasione, Giorgio Orsoni propose di demolire l’edificio ma la cittadinan­za si disse contraria. Un anno e mezzo dopo, con l’insediamen­to dell’amministra­zione fucsia, ogni decisione sull’emeroteca fu messa in stand by, per capire cosa insediarvi. Nel dicembre 2015 venne organizzat­o un «open day» per mostrare il locale a possibili investitor­i e nel febbraio successivo furono raccolte le idee. In tutto, ne arrivarono dodici: sala da tè con ristorante, sala da ballo, spazio ludico con biliardo, scacchi e sale espositive. Altri proposero di realizzarv­i spazi per gruppi e associazio­ni.

Nessuna idea convinse Ca’ Farsetti ma a metà 2016 l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariott­o avanzò l’ipotesi di trasformar­e l’emeroteca in uno spazio per i bambini con la possibilit­à di baby parking, organizzar­e feste di compleanno e altre iniziative dedicate ai piccoli di casa. Ma neanche questa proposta si è concretizz­ata, poco economicam­ente sostenibil­e. Adesso si riparte dalla cosa più semplice: il ristorante (con una sala per laboratori).

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Nuova vita Nuovo locale in piazza Ferretto. La giunta ha deciso di fare il bando per tornare a far vivere l’edificio dell’ex emeroteca di via Poerio

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