Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Autista distratto contro i militari ubriaco ruba una gondola a Rialto Suem, maratona per l’influenza

- G. B.

C’è l’autista distratto che invece di imboccare l’ingresso del parcheggio comunale è finito dritto addosso alle barriere anti-terrorismo, sollevando non poche preoccupaz­ioni tra gli agenti che presidiava­no piazzale Roma, quasi pronti a sparare. E c’è il trentenne di origini romene che, ubriaco, ha rubato una gondola a Rialto finendo però subito in acqua. La notte di San Silvestro, a sentire vigili e polizia, è stata però più tranquilla del solito, anche se non sono mancati episodi insoliti.

Il primo verso le 20 lungo la rampa di Santa Chiara: un autista stava cercando l’accesso al multipiano comunale ma ha avuto un momento di distrazion­e e si è schiantato sui guardrail, nei pressi della camionetta dell’esercito. L’automobile è andata distrutta e, nell’insieme, l’uomo è stato fortunato: i militari avrebbero potuto sparare viste le regole di ingaggio dell’anti-terrorismo. I tre dell’esercito che stavano presidiand­o piazzale Roma hanno però compreso che si trattava di un incidente e non di un atto terroristi­co. Mentre i vigili, credendo che avesse bevuto e fosse alticcio, hanno eseguito l’alcoltest ma il guidatore era sobrio oltre che distratto. Poco dopo l’una, a San Marco, c’è stata qualche scaramucci­a con tre francesi, due donne e un uomo: visibilmen­te alterati non volevano consegnare la bottiglia di vetro alla polizia municipale che li ha convinti mostrando loro i manganelli. I tre andandosen­e hanno gridato: «Fascisti». Sempre a San Marco, all’altezza dell’hotel Danieli, un cittadino bangladese è stato multato perché vendeva alcolici in bottiglia senza permes- so. L’episodio più bizzarro è però avvenuto alle 3.20 quando il comandante della polizia municipale Marco Agostini e il suo staff hanno notato una persona che slegava una gondola e saliva a bordo. Un trentenne aveva esagerato con l’alcol ma la sua bravata è durata poco finendo subito in acqua. I vigili hanno chiamato l’idroambula­nza e l’uomo è stato portato in salvo con una multa per violazione del divieto di balneazion­e e una denuncia per furto. Agostini commenta: «Fatto salvo questi episodi, il Capodanno è andato liscio».

È stata invece una nottata di lavoro intenso per i sanitari dell’Usl 3 e non per gli eccessi della festa o per lo scoppio di petardi e fuochi d’artificio. Le 250 chiamate al Suem tra la mezzanotte e le 7 di ieri sono state tutte per malattia. «È cresciuta la responsabi­lità dei cittadini e ha dato frutto l’impegno in sicurezza delle autorità competenti — spiega il direttore generale Giuseppe Dal Ben — gli interventi, alcuni in codice rosso, sono dovuti a patologie croniche, malori e per l’influenza». È stato un risveglio spiacevole quello di ieri a Spinea: durante la notte qualcuno ha distrutto le statue e il presepe realizzato all’esterno della scuola Goldoni. A Mestre invece come spesso accade durante gli eventi di piazza, erano pochi i bar e i locali aperti durante la festa e ieri chi voleva fare colazione aveva solo due scelte con due bar aperti. E code.

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