Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
L’incidente dopo la Mecca famiglia bengalese distrutta
L’uomo aveva un’azienda in appalto con la Fincantieri
Erano partiti prima di Natale da Mestre per rivedere i parenti lontani in Arabia Saudita e per il pellegrinaggio alla Mecca ma la vacanza si è trasformata in tragedia. Tutti i quattro componenti — mamma, papà e due figli piccoli — di una famiglia bengalese residente da anni in città hanno perso la vita in un incidente d’auto nel pomeriggio di giovedì scorso. Qamrul Islam Niloy, la moglie Tania Hossain e i figli Eusha e Azan di otto e tre anni avevano appena compiuto l’Umrah (pellegrinaggio minore alla Mecca) ed erano a bordo di un veicolo diretti a Medina quando uno pneumatico è esploso facendo sbalzare il mezzo fuori strada in un fossato. Al volante, un parente della famiglia, Jewel, come riferisce la stampa bengalese che precisa anche come il viaggio in Arabia fosse una tappa intermedia in vista del ritorno, per le vacanze natalizie, in Bangladesh. Per Tania, Eusha e Azan non c’è stato nulla da fare, i soccorritori hanno solo potuto constatarne il decesso. Qamrul, in condizioni critiche, e l’uomo al volante sono invece stati condotti e ricoverati al King Abdul Aziz hospital dove, sabato, è spirato anche Qamrul. Lui e la moglie erano esponenti attivi e rispettati della comunità bangladesh veneziana, vivevano a Mestre da anni e il figlio maggiore frequentava le scuole elementari Leopardi di viale San Marco, a due passi da casa in via Bissa, laterale che collega il viale a via Forte Marghera. Erano entrambi emigrati dalla regione di Brahmanbaria Sadar Upazila e dopo un periodo a Vicenza erano arrivati a Venezia. Qui avevano aperto un’impresa che lavora per Fincantieri (si occupa di levigatura e lucidatura delle navi) e il lavoro stava andando bene tant’è che avevano assunto diciotto connazionali.
L’ambasciata consolare in Arabia Saudita si sta occupando della situazione, i corpi delle quattro vittime sono al momento negli obitori dello Heraa hospital e dell’Al Al Noor Specialised Hospital in attesa che tutte le pratiche del caso siano completate. A Mestre Qamrul e Tania non hanno parenti prossimi e probabilmente sarà la comunità ad aiutare i loro familiari per le procedure burocratiche.