Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Casinò, boom di incassi a Capodanno e dicembre ma nel 2017 persi 5 milioni Zuin: il bilancio è in utile

- Alberto Zorzi

Sarà stato il bonus di 150 euro a croupier o la «pace» siglata tra lavoratori e Comune. Fatto sta che la notte di Capodanno è stata la degna conclusion­e di un mese di dicembre che ha salvato il Casinò di Venezia dalla debacle. L’anno si è chiuso con 5 milioni di euro in meno di incassi, ma un mese fa si temeva di sfiorare i 7 milioni. «Il bilancio sarà chiuso in utile e questo era l’importante - commenta l’assessore alle Partecipat­e Michele Zuin - Credo che il risultato di dicembre sia anche il frutto di questa ritrovata serenità aziendale».

Nella notte dell’ultimo dell’anno la sede di Ca’ Noghera ha incassato 477 mila euro, quasi 80 mila in più dell’anno scorso, mentre quella storica di Ca’ Vendramin Calergi ha avuto entrate per 115 mila euro, con 33 mila euro in più del 2016. Sono stati 4886 i clienti che hanno voluto passare la serata di Capodanno tra tavoli e slot, nonostante quest’anno l’azienda avesse aumentato a 50 euro il biglietto per l’ingresso serale. Questo e l’evidente maggiore voglia di giocare ha portato a 112 mila euro di incassi in più, nonostante il numero dei clienti sia stato stabile, anzi in leggera flessioni: l’anno scorso erano entrate oltre 5 mila persone. Un incasso che è stato la «ciliegina sulla torta»sul mese di dicembre: l’anno scorso era stato un mese orribile, con 7,6 milioni di incassi e un meno 11 per cento rispetto al 2015; quest’anno non solo i conti si sono ripresi, ma è stato un mese record con 9 milioni di euro (più 18 per cento). Un colpo di reni che ha consentito alla casa da gioco di superare quella quota di 90 milioni di euro, che fino a qualche settimana fa era insperata. Alla fine il dato ufficiale parla di 90 milioni, 594 mila e 191 euro, che però sono quasi 5 milioni in meno del 95 milioni e 363 mila euro dello scorso anno e anche dei 93,1 milioni di due anni fa: Ca’ Noghera ha incassato totalmente 80,9 milioni, circa 1,6 milioni meno del 2016, mentre più pesante è stato il calo di Ca’ Vendramin, da 20 a 16,5.

Il risultato di quest’anno paga ovviamente il pesantissi­mo scontro sindacale che c’è stato a partire da quando, a maggio, dopo tre mesi di trattative andate a vuoto, il consiglio comunale ha dato il via libera al piano industrial­e che prevedeva un taglio del costo del lavoro di quasi 6 milioni. L’1 luglio è stato disdettato il contratto aziendale integrativ­o, che risaliva al 1999, ed è stato imposto un regolament­o di lavoro unilateral­e, su cui si è scatenata la bagarre, tra scioperi (compreso quello degli straordina­ri, che è durato mesi, con la chiusura anticipata di almeno un’ora) e cause. Il clima ora però è tornato disteso ed è stato raggiunto un accordo di massima.

E’ anche per questa conflittua­lità che i tavoli del Casinò, che ovviamente sono soggetti alla presenza dei croupier, hanno subito un drastico calo di incassi di circa 5 milioni. Le slot hanno invece avuto un più un milione e mezzo a Ca’ Noghera, ma sono calate di circa 800 mila euro a Venezia.

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Bellezze dorate A Ca’ Vendramin

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