Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Intesa conferma la task force per le ex Popolari
Rimangono attivi nelle filiali centinaia di affiancatori. «I disservizi sono in via di soluzione»
Ancora per tutta questa settimana sarà attiva, negli sportelli delle ex Popolari venete, la task force di 905 affiancatori mandati da Intesa per attenuare i disagi dovuti alla migrazione informatica.
La richiesta dei sindacati dei bancari era stata perentoria: «Nelle filiali delle ex Popolari venete siamo ancora in piena emergenza-migrazione, per limitare i disservizi va confermata anche a gennaio la task force degli affiancatori a sostegno del personale». E così fu: con una nota diffusa ieri, giorno di riapertura al pubblico dopo il ponte di Capodanno, Intesa ha fatto sapere che anche questa settimana saranno al lavoro nelle varie filiali i 905 affiancatori spediti in soccorso (in un primo tempo il loro apporto era stato previsto fino al 31 dicembre); inoltre, l'operazione di rinforzo è stata innervata con il trasferimento di 370 bancari (di cui 270 soltanto in Veneto) dalla rete Intesa agli sportelli che facevano capo a Bpvi e Veneto Banca.
La conferma della task force è accompagnata da una precisa volontà: «Proseguirà il monitoraggio in ogni singola filiale delle ex banche venete assicurano da Intesa -, verificando che ogni specifica attività avvenga secondo il normale processo operativo e garantendo la completa copertura del personale».
Il punto è, come hanno evidenziato le cronache dell’ultimo mese, che la migrazione della piattaforma informatica delle ex banche venete in Intesa Sanpaolo si è rivelata un’operazione mastodontica per dimensione e complessità. Se, dal punto di vista delle procedure tecniche, la questione si è chiusa secondo le attese (grazie anche all’apporto tutt’altro che ordinario del personale), nell’ottica della clientela la situazione non è ancora normalizzata, dopo settimane di intoppi e di richieste evase con tempi di risposta molto lunghi.
«Proprio a causa dell’enorme mole di dati e di richieste pervenute dalla clientela in un arco temporale molto ristretto - sottolinea la nota di Intesa -, si sono purtroppo verificati alcuni disagi di cui il Gruppo si scusa e che sono tuttavia in fase di soluzione». In particolare, per quanto riguarda i disallineamenti nei flussi di bonifici, Riba e F24, (ora risolti), la banca garantisce che al momento non risultano esserci sospesi. Altri problemi, relativi alla visibilità dei rapporti online, secondo Intesa erano di fatto legati a una diversa impostazione formale al sistema delle deleghe dei clienti. Infine, viene annunciata in via di soluzione anche la non riconoscibilità di alcuni Iban da parte di enti esterni come l’Inps o l’Agenzia delle Entrate, così come la rimodulazione dei plafond a disposizione delle diverse carte.