Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Suicida a San Silvestro a 14 anni settimo caso nell’Alto Vicentino

- Benedetta Centin

Era poco più di un bambino, appena quattordic­i anni, eppure ha trovato l’inspiegabi­le determinaz­ione per farla finita. Si è legato un cappio al collo, nella sua casa di Valli del Pasubio dove è stato trovato dai genitori l’ultimo dell’anno. L’allarme di mamma e papà, disperati, risale al pomeriggio del 31 dicembre. E per il ragazzino non c’era più nulla da fare. Sul fatto che si sia ucciso i carabinier­i non hanno alcun dubbio. Il ragazzo, però, non avrebbe lasciato nessun messaggio a spiegare il gesto. Nel piccolo paese dell’Alto Vicentino non si parla d’altro eppure nessuno ha voglia di raccontare, anche per rispetto alla famiglia. «Una famiglia normalissi­ma, come tante: genitori e due figli, i problemi di tutti» spiegano i residenti. A quanto trapela il ragazzino, che frequentav­a la terza media da ripetente, aveva già manifestat­o dei problemi, tanto che sarebbe stato seguito da specialist­i. Nemmeno il grande amore di cui lo aveva attorniato la famiglia è riuscito a lenire la sua sofferenza. «È un dramma per tutta la comunità, che tocca nel profondo – commenta il sindaco di Valli, Armando Cunegato -, il secondo suicidio di un giovane nell’arco di appena un anno (a gennaio 2017 si era ucciso un 23enne), il settimo caso nell’Alto Vicentino nell’ultimo anno e mezzo. Dobbiamo farci delle domande, affrontare il problema». E si pensa già a ripetere una serie di incontri con gli psicologi organizzat­i dal Comune.

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