Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Corò circondato in via Trento «salvato» dalla polizia I presidenti: serve un presidio
Prima lo hanno insultato e poi, con il passare dei minuti, lo hanno avvicinato e hanno cercato di rubargli il cellulare. Forse perché li stava riprendendo. Luigi Corò, presidente del comitato «Cmp a difesa del cittadino», martedì sera è stato aggredito da un gruppo di nigeriani che stazionavano tra via Trento e via Monte San Michele dove, da tempo, documenta situazioni di degrado e spaccio di droga. E lo fa servendosi del suo telefonino dando voce a residenti e commercianti. Martedì erano circa le 20.30 quando Corò ha chiamato la polizia. Già nei giorni scorsi il presidente del comitato aveva pubblicato su Facebook un video in cui mostrava di essere stato avvicinasituazione to da uno dei nigeriani che stava riprendendo, che cercava strappargli il telefono dalle mani. Martedì sera, però, la tensione è salita. Corò è riuscito a entrare in un locale per mettersi al riparo e da qui ha raccontato alla polizia di essere stato insultato da un gruppo di ragazzi di colore e che uno di questi lo aveva aggredito fisicamente cercando di derubarlo del cellulare. Si tratta di un minorenne, K.E., 17enne di origini nigeriane con permesso di soggiorno che, quando ha notato di essere stato indicato da Corò, ha richiamato alcuni suoi connazionali, che hanno cercato di avvicinarsi. Con il presidente del comitato c’erano, però, gli uomini in divisa che hanno evitato che la degenerasse. Il minorenne è stato riportato nella comunità in cui soggiorna. Con ogni probabilità è legato ai pusher che stazionano tra le via Trento e Monte San Michele contro cui, da tempo, i cittadifesa dini alzano la voce. Già nei giorni scorsi alcuni commercianti avevano abbassato le serrande alle 14 in segno di protesta e oggi è prevista una nuova manifestazione, organizzata dal comitato «Cmp a del cittadino». Si tratta di una protesta «contro il degrado e la spirale di violenza che rende invivibili i nostri quartieri e per chiedere una lotta serrata al crimine, il Daspo urbano e la chiusura di tutti i covi». L’appuntamento è alle 15.30 di fronte all’ingresso del sottopasso ciclopedonale di via Dante. Proprio qui la settimana scorsa una 43enne sordomuta era stata picchiata e derubata in pieno giorno da tre nigeriani. «L’amministrazione assuma provvedimenti per restituire sicurezza a un’area cruciale della città, garantendo controlli più stringenti e, almeno per una fase, un presidio costante del sottopasso, e interventi di pulizia e manutenzione – dicono i presidenti delle municipalità di Mestre e Marghera, Vincenzo Conte e Gianfranco Bettin Questo insieme di provvedimenti va connesso a un forte rilancio della prevenzione e presa in carico delle situazioni di maggiore fragilità».