Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Giorgia a Padova Due serate di «Oronero»
Domani e martedì alla Kioene Arena di Padova la chiusura del tour. La cantante si esibirà su un palco al centro del palazzetto: «Così si può ricreare un’atmosfera raccolta in uno spazio ampio». Sarà accompagnata anche da due street band
«Sarà davvero una festa, con un palco centrale e un’atmosfera molto raccolta». Giorgia lancia così la doppia data della mini tournée «Oronero live» che arriverà domani e martedì alla Kioene Arena di Padova per festeggiare un anno e mezzo del successo di «Oronero» (ore 21.30, info www.zedlive.com). Nelle due date padovane (che chiudono il tour dopo quelle di Roma e Milano) la voce soul romana si esibirà per la prima volta su un palco posto al centro del palazzetto, permettendo al pubblico di godersi lo show da qualsiasi settore. «Il palco centrale riesce a rendere un ambiente ampio come il palazzetto dello sport anche intimo quasi come un club perché si riducono le distanze e ci si guarda molto di più in faccia – spiega Giorgia - la controindicazione è che io non mi fermo un attimo pur di raggiungere le persone a ogni lato del palco… ma questo mi dà anche molta libertà».
Sul palco la cantante di Come saprei sarà accompagnata da Sonny Thompson (direttore musicale, basso, chitarra, voce), Mylious Johnson (batteria), Claudio Storniolo (piano), Gianluca Ballarin (tastiere), Giorgio Secco (chitarra) e da due street band: gli Psycodrummers, un gruppo di 11 percussionisti, e i Man In Brass Ensemble, un gruppo di 8 fiati (4 trombe, 2 tromboni, un sax e 1 susafono), che aggiungono ritmo e funk allo show. «Ho voluto sul palco due street band perché sono convinta che l’arte nasca in strada e suonare con loro è fantastico – racconta l’interprete - poi ho tre gruppi di ballerini giovanissimi che portano grande entusiasmo, a livello di abito per le mie canzoni resto ancora innamorata dell’elettronica mista all’acu-
stico, ma di esperimenti se ne potrebbero fare tanti». Se «Oronero» aveva già
avuto la sua presentazione live, questa ultima tranche di tournée avrà il sapore dell’arrivederci, diventando una cosa completamente diversa. «Scenicamente è tutto diverso. Lo immagino come un’occasione per salutarci e complimentarci tra noi per la vicinanza legata a “Oronero” – sottolinea Giorgia - musicalmente ho inserito alcuni brani da “Oronero” ancora mai
fatti live, come Mutevole e
Danza, rimasti fuori dallo scorso tour, e ovviamente gli irrinunciabili del passato. E ci
sarà anche il momento “cosa suonavano vent’anni prima” che ormai propongo da tre
tour e stavolta tocca al 1998».
L’album era uscito nell’ottobre del 2016, ma è stato ripubblicato a gennaio di quest’anno con un cd di brani eseguiti
dal vivo dalla cantante durante lo scorso tour e l’aggiunta di due inediti Chiamami tu e Come neve, registrato in duetto con Marco Mengoni.«Era da un po’ che Marco e io pensavamo a una collaborazione. La canzone è stata decisiva perché è piaciuta ad entrambi anche se abbiamo fatto ricerca fino all’ultimo, ma poi Come
neve ha vinto – rivela l’interprete romana - ci siamo emozionati, ispirati e divertiti: era
evidente quanto fosse perfetto il brano. L’approccio di Marco è molto simile al mio:
ridiamo e scherziamo, ma quando c’è da lavorare si fa sul serio. Siamo perfezionisti».