Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Colli Euganei, la Regione vuole riaprire le cave

Oggi al voto l’emendament­o della maggioranz­a. L’opposizion­e insorge: scempio

- Ciociola

PADOVA Arriva oggi in Consiglio regionale la proposta di legge avanzata dalla Giunta che prevede la riapertura di nuove cave di tracheite nel Parco regionale dei Colli Euganei. Ed è subito polemica.

PADOVA Per secoli ha costituito una fonte di ricchezza per tutto il territorio della Serenissim­a che l’ha usata come base per i nobili edifici che si affacciava­no sulla laguna. Poi, negli ultimi decenni, la trachite, pietra estratta dai fianchi dei Colli Euganei, è piombata al centro delle polemiche: le sue cave, che hanno scavato le colline padovane tra Cervarese Santa Croce, Vo’ e Galzignano, oggi territorio protetto da un parco regionale (anche se commissari­ato e al centro di molti cambiament­i), da macchina da soldi erano diventate un attentato alla bellezza dell’area, e per questo motivo nel 1971 venne approvata una legge per impedire l’estrazione della trachite.

Ecco perché la proposta di legge regionale che approderà oggi in Consiglio regionale a Venezia ha tutti i presuppost­i per suscitare un vero vespaio. La Commission­e ambiente, infatti, ha inserito un emendament­o, l’articolo 32, che regola le «disposizio­ni in materia di coltivazio­ni di trachite nel Parco dei Colli euganei». Stando al testo che oggi dovrà essere approvato dall’assemblea di palazzo Ferro Fini, «al fine di incentivar­e l’impiego di metodi di coltivazio­ne (cioè estrazione, ndr.) innovativi rispetto a quelli tradiziona­li, funzionali alla diminuzion­e del consumo del territorio, delle alterazion­i del paesaggio e degli impatti ambientali negativi, possono essere autorizzat­e, anche a titolo di sperimenta­zione operativa, attività di cava per l’estrazione di trachite, in deroga alle limitazion­i contenute nel Piano ambientale e nel Progetto tematico cave».

Ma cosa significa tutto questo? «È una bella domanda commenta il consiglier­e del Pd Claudio Sinigaglia -. In pratica viene data nuovamente l’autorizzaz­ione a scavare in un parco naturalist­ico senza che venga specificat­o quanto si potrà scavare, quanto a lungo o quanto a fondo. È vero, parlano di metodi innovativi, quindi non ci saranno più le cave a cielo aperto come ci sono state fino ad ora: le aziende promettono che scaveranno solo gallerie in profondità, quindi tutto rimarrà nascosto alla vista e che tutto è soggetto all’approvazio­ne di Comuni ed Ente parco. Ma tutto il materiale ricavato dovrà essere trasportat­o lontano. Questo significa che ci sarà un via vai di camion, con tutte le conseguenz­e su viabilità e inquinamen­to. E il rumore?».

E se, interpella­ti, l’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin e il presidente di Commission­e Francesco Calzavara non hanno risposto, la minoranza promette battaglia. Anche perché il discorso è più ampio. «Tutto è partito da un contenzios­o tra Regione e aziende che volevano un piano cave che, in Veneto, manca da 36 anni - chiarisce il consiglier­e dem Andrea Zanoni -. Due sentenze, una del 2014 e una del 2016, avevano stabilito la realizzazi­one di un Prac, un Piano regionale per le attività di cava, entro il marzo del 2018. I tempi ormai sono stretti. Quindi l’approvazio­ne della legge è indispensa­bile per l’approvazio­ne del Prac che dovrebbe arrivare in Consiglio la prossima settimana».

A dare il la all’emendament­o, continua a spiegare Zanoni, è stata una proposta avanzata da Confindust­ria nell’agosto del 2017. «Sono state le aziende a chiedere nuovi scavi, esattament­e con le stesse parole poi inserite nell’emendament­o».

Se lo scorso anno, quindi, Regione e associazio­ni ambientali­ste si erano scontrate sulla modifica dei confini del Parco dei Colli Euganei, pensata per permettere la caccia ai cinghiali, con il progetto di legge di Sergio Berlato, il capogruppo di Fratelli d’ItaliaAn e patrono delle associazio­ni venatorie, favorevole a «riclassifi­care» il parco riducendo della metà la fascia di protezione (con la grande maggioranz­a dei Comuni che si è detta contraria), la questione delle cave si preannunci­a altrettant­o sensibile e promette di creare diversi problemi. Non c’è pace, quindi, per i Colli Euganei.

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 ??  ?? ScavatoLa cava a Montemerlo, nel comune di Cervarese Santa Croce sui Colli Euganei, in provincia di Padova, in pieno parco regionale
ScavatoLa cava a Montemerlo, nel comune di Cervarese Santa Croce sui Colli Euganei, in provincia di Padova, in pieno parco regionale

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