Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Paralimpiadi, storico argento con il veronese Pozzerle
Quel podio, con una storica medaglia d’argento nello VERONA snowboard alle Paralimpiadi, il veronese Manuel Pozzerle l’ha dedicato alla compagna Sara e alla figlia Nives. Trentanove anni, cresciuto alle Basse di San Michele, ora addetto al controllo qualità del centro Aia di San Martino Buon Albergo, ieri Manuel è entrato nella storia dello sport tricolore. «Cosa ho combinato?», scherzava da Pyeongchang. Un secondo posto alle spalle dell’australiano Simon Patmore, dopo essersi tolto la soddisfazione di aver eliminato il superfavorito americano Mike Minor in semifinale. «Quando non l’ho più visto, mi sono detto “è fatta” - ha ricordato Manuel -. Lui per me era il più forte». Intanto a Verona esplodeva la festa dopo la tensione. La compagna Sara Filippini non chiudeva occhio da giorni e anche a casa di mamma Lucia e papà Angelo la sveglia ieri è suonata presto per assistere a un argento sudato e meritato. «Non si è mai arreso. Anzi, dopo l’incidente (nel 2009 Manuel ha perso l’avambraccio sinistro in uno schianto in moto, ndr) è diventato più estroverso. Non l’ho mai sentito lamentarsi», spiegava Sara. «Chiunque può fare qualsiasi cosa», ha detto lui dopo la discesa finale. Con la stessa calma di nonna Angelina: «Ha vinto una medaglia? L’è stà brao».