Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Vaccini, obbligo utile ma vanno controllati anche tutti i migranti»
Da scienziato cosa propone?
«Il controllo vaccinale degli immigrati. E non certo per razzismo, ma per una saggia politica di prevenzione. Le racconto questa: quando sono andato in California, per poter lavorare mi hanno chiesto il certificato vaccinale e siccome non era completo, i sieri mancanti me li hanno somministrati lì».
Eppure una delle grandi argomentazioni sfoderate ad ogni occasione dai no vax è che l’obbligo esiste solo in Italia.
«Macchè, è stato introdotto in California e la copertura è salita al 96%-97% ed è vigente in Francia, Estonia, Lettonia, solo per fare qualche esempio. E dove non è scritto diventa un fatto concreto: nel Regno Unito i bambini non vaccinati non sono ammessi a scuola».
Con i ritorno all’obbligo vaccinale per i minori tra zero
e 16 anni il Veneto, che l’aveva abolito nel 2007, ha visto crescere la copertura al 95,5% per la poliomelite e al 94,7% per il morbillo. Fino al 2016 gli indici erano crollati rispettivamente al 91,8% e all’88%.
«E io mi congratulo con la Regione, però purtroppo le infezioni non hanno confini, tantomeno regionali. Per la prevenzione delle malattie altamente contagiose bisogna mettere a punto un piano nazionale o meglio ancora sovrazionale, visto che viviamo in un’epoca di globalizzazione e continui spostamenti da continente a continente. E poi se il Veneto sorride, l’Italia no: per il secondo anno consecutivo siamo stati richiamati dall’Organizzazione mondiale della Sanità perchè abbiamo coperture più basse del Nordafrica: 93,3% per la poliomelite e 87% per il morbillo. Sono
Palù Richiamati per due volte dall’Oms
i dati ufficiali diffusi dall’Istituto superiore di Sanità».
Così l’immunità di gregge, cioè la protezione anche dei soggetti che per motivi di salute non possono vaccinarsi, salta?
«Eh sì, è garantita solo con una copertura del 95%. E il nostro Paese è ancora alle prese con l’emergenza morbillo, la seconda infezione più contagiosa dopo il vaiolo, sconfitto appunto dal vaccino. Nel 2017 sono emersi 4991 casi e 4 decessi di morbillo, nei primi mesi del 2018 si segnalano altri 164 contagi e due morti. Nelle ultime ore in Veneto si sono ammalate altre due persone: un adolescente e un bambino. Non sono dati confortanti, dobbiamo prenderne atto».
Eppure invece di parlare di dati, sui vaccini è scoppiata una gran confusione. La politica si produce in scatti in avanti e marce indietro, i no vax fanno controinformazione, su Internet pontificano tutti.