Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Emma presenta il live di Padova «Oltre le mie paure»
La cantante presenta il suo concerto del 21 maggio alla Kioene Arena di Padova Sul palco i musicisti di Jamiroquai. «Ho sempre odiato le etichette, sarà un live multicolore. Ho messo da parte le paure e mi vedrete imbracciare lo strumento»
«Ho deciso di fare questo mestiere per le emozioni che posso portare dal vivo, i dischi per me servono a questo. Sono egocentrica e canto per me stessa, ma il godimento vero arriva quando il pubblico canta assieme a te». Emma Marrone, ieri al Gran Teatro Geox di Padova, desidera solo una cosa: tornare a davanti al suo pubblico. E lo farà con l’«Essere qui tour 2018» che partirà da Jesolo con la data zero del 14 maggio fissata al Palazzo del Turismo (ore 21, info www.azalea.it) arrivando poi a Padova, il 21 maggio, alla Kioene Arena (ore 21.30, info www.zedlive.com).«Sarà un concerto multicolore come è la mia musica. Ho sempre odiato le etichette; pop, rock, elettronica, reggae e soul: dal vivo ci sarà tutto questo – spiega Emma - quando salgo sul palco e guardo il pubblico, più che le urla e gli applausi amo vedere gli occhi delle persone, il modo in cui mi vogliono e mi venerano, vorrei lanciarmi tra di loro per farmi mangiare viva come nel finale di Profumo». Novità del live, che tra i musicisti avrà anche Derrick McKenzie alla batteria e Paul Turner al basso (entrambi nei Jamiroquai), sarà il coinvolgimento della cantante alla chitarra. «Mi vedrete in una veste nuova. Tornerò a imbracciare la chitarra, ma non aspettatevi gli assolo di Prince – scherza Emma - ho imparato guardando mio padre. Prima mi vergognavo a suonare perfino davanti agli amici, adesso ho messo da parte le paure, continuo a studiare e mi sono venuti i calli sui polpastrelli». Il superamento delle paure è un tema che ricorre in quello che sarà il cuore del tour, il nuovo album «Essere qui». «Non voglio più farmi sovrastare dall’ansia delle aspettative. Ho
voluto rallentare e ho capito che l’errore che commettiamo è quello di proiettarci nel futuro, dimenticandoci il presente», spiega la cantante». Dal quinto album in studio,
certificato disco d’oro, sono stati estratti già due singoli
L’isola ed Effetto domino. «Ogni album è un pezzo della mia vita. Per questo ho sentito l’esigenza di allontanarmi dal mondo e raccontare le storie mie e di chi mi circonda: ci è
voluto tempo perché la musica merita qualità e rispetto sottolinea Emma, spiegando poi la sua visione sulla polemica seguita alla stretta di Spotify sugli utenti pirata l’arte dovrebbe sempre essere ripagata per quello che dà e
per quello che vale. Fare un disco di qualità ha costi elevati,
è doveroso ripagare l’arte». Recentemente Emma ha incontrato uno dei suoi hater grazie al programma «Le Iene». «Nei ragazzi manca l’educazione al sentimento – analizza la musicista - ora è
tutto mi piace/non mi piace,
bianco e nero. Bisogna insegnare il rispetto per se stessi e per il prossimo: ci vuole una
vita più sociale e meno social». E il futuro che cosa riserverà a Emma? «L’obiettivo di oggi è quello di continuare a fare questo mestiere – saluta la cantante - certo mi piace sognare che fra qualche tempo potrò riempire gli stadi, ma
ora l’importante è non crollare, non cedere il passo all’incertezza, in una sola parola resistere. L’Arena di Verona? Non escludo il ritorno».