Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Consulenze nel mirino «Parentopoli»
Troppe consulenze esterne nonostante la spending review, il Gruppo Misto fa le pulci a Vela e, in un’interrogazione presentata ieri, chiede al sindaco Luigi Brugnaro di fornire chiarimenti ed intervenire per porre freno allo «sperpero di denaro pubblico». In quattro pagine di documento, i consiglieri Ottavio Serena e Renzo Scarpa sono tornati all’attacco sulle spese, considerate eccessive, che la società degli eventi sostiene per organizzare manifestazioni come il Carnevale. «Nel 2012 il consiglio dei ministri ha approvato la legge sulla spending review per la riduzione della spesa pubblica — dicono i due — e sull’argomento è intervenuta più volte la Corte dei conti». I Comuni, sottolineano Scarpa e Serena, hanno diritto di spendere in consulenze ma solo «in casi straordinari» e «in carenza di personale in relazione all’eccezionalità della finalità». Ed ecco che si apre il caso Vela, colpevole per il Gruppo Misto di elargire troppe consulenze, in particolare in occasione del Carnevale. «All’interno di questa amministrazione e delle sue partecipate, seppur dotate di dirigenti e dipendenti competenti — continua l’interrogazione — si continuano a rilevare incarichi di consulenza affidati in anomalia». Scarpa e Serena allegano l’elenco delle consulenze di Vela per il 2017 e segnalano: «Troviamo parenti stretti di figure istituzionali (nell’elenco allegato c’è jacopo Giusto, figlio di Giovanni delegato alle tradizione, ha partecipato come vogatore a uno spettacolo di Carnevale), soggetti dell’associazione Coordinamento delle remiere avente come presidente un consigliere comunale — scrivono — Inoltre, si evince nella sezione “amministrazione trasparente” di Vela, come fatto paradossale, la consulenza di un consigliere di Municipalità (sempre Giusto) e quella di un giornalista con ruolo di “collaborazione comunica-ione per l’ufficio stampa del Carnevale 2017». Scarpa e Serena chiedono se queste scelte siano opportune: «Non sono già presenti tra l’ampio ufficio stampa del Comune e tra i dipendenti di Vela persone che possano svolgere il ruolo? — dicono — Chiediamo spiegazioni e procedure che contrastino affidamenti a parenti o affini di soggetti istituzionali».