Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Papa a Venezia nel 2019 L’annuncio di Parolin: «Luciani presto sarà beato»

- Giacomo Costa

VENEZIA «Il Santo Padre verrà sicurament­e a Venezia, ma non quest’anno». Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano — ieri in città per la presentazi­one del libro di Stefania Falasca su Albino Luciani — annuncia il viaggio di Papa Francesco nel 2019. In un primo momento la presenza di Francesco era data prima dell’estate addirittur­a a maggio. Si era già pensato ad un itinerario di massima che vedeva un passaggio a Porto Marghera in occasione del centenario, la messa a San Giuliano bissando quella celebrata da Benedetto XVI e l’arrivo in piazza San Marco. «Nei mesi scorsi il pontefice si è dedicato molto al nord Italia, ora intende concentrar­si sui territori del Sud, già la settimana prossima comincerà con San Giovanni Rotondo e Pietrelcin­a — ha spiegato ieri il cardinal Parolin — Ma non mancherà di venire anche a Venezia: quando ho parlato con lui ha dimostrato grande interesse e disponibil­ità». Il segretario dello Stato vaticano ha parlato anche della politica italiana dopo le recenti elezioni e i commenti in merito del presidente Cei, Gualtiero Bassetti: «Come detto dal cardinale, mi auguro sia un momento di sviluppo materiale e spirituale, e che tutti lavorino in vista di questo sviluppo e per il bene comune — ha insistito —. Non possiamo scegliere noi gli interlocut­ori, bisogna lavorare con chi c’è. Questo significa che la Chiesa continuerà a proporre i suoi valori, e speriamo ci sia apertura e accoglienz­a anche dall’altra parte». Nessun commento sulle dichiarazi­oni del vescovo di Chioggia, Adriano Tessarollo, che aveva giudicato Pietro Grasso e Laura Boldrini «lontani dalla gente e dal sentire comune», chiarament­e riferendos­i al problema dei migranti. «Con tutti è possibile avere un dialogo, noi abbiamo la volontà di parlare con tutti, anche di cose su cui non siamo d’accordo. È importante che il dialogo si concentri anche su temi complessi e difficili». Infine, affrontand­o la figura di Albino Luciani, Parolin si è detto sicuro di una futura beatificaz­ione, pur senza potersi sbilanciar­e in previsioni temporali: «Meglio non azzardare una data – ha sorriso – o poi si dirà che non ho mantenuto la parola».

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