Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La stazione con i negozi sopra i binari
Mestre, pronto l’accordo per la riqualificazione, firma a maggio. Via libera all’hotel
VENEZIA L’accordo è pronto, sarà firmato a maggio. Ci sarà la piastra sopra la stazione per collegare Mestre e Marghera, l’albergo dove una volta c’erano le Poste, verrà riqualificato il piazzale degli autobus, sarà rifatta la facciata della stazione. I giardinetti di via Piave passeranno al Comune, sarà ampliato parco Piraghetto, verranno costruite le case per i «prigionieri» di via Gazzera Alta. A Marghera via libera all’intervento con uffici, negozi e un altro albergo in via Ulloa.
MESTRE Lo strappo tra Mestre e Marghera sarà ricucito con la piastra sopra i binari. Ci sarà l’albergo dove una volta c’erano le Poste, verrà riqualificato il piazzale degli autobus, sarà rifatta la facciata della stazione. I giardinetti di via Piave passeranno al Comune, così come il parco ferroviario che per una parte permetterà l’ampliamento del parco Piraghetto per un’altra la realizzazione degli alloggi (ma non è ancora chiaro chi li farà) per gli abitanti di via Gazzera Alta prigionieri dei due fasci di binari. A Marghera via libera all’intervento con uffici, negozi e un altro albergo in via Ulloa. Il Comune non metterà un euro, saranno i privati da una parte e Sistemi Urbani la società delle Ferrovie che ha il compito di valorizzare il patrimonio del gruppo, dall’altra a mettere il denaro necessario per cambiare volto all’area della stazione e del quartiere.
Dopo due anni di confronti, trattative, un concorso progettuale, è arrivato il momento della firma sull’accordo di programma per la riqualificazione, rivisto e corretto rispetto alle precedenti versioni. Si mette così fine a un percorso iniziato otto anni fa per il potenziamento dell’interscambio tra mezzi diversi e la riqualificazione urbana della zona. L’obiettivo finale infatti è di elevare la qualità architettonica con un progetto unitario che colleghi le varie strutture, riqualifichi la connessione pedonale tra Mestre e Marghera e fornisca nuovi servizi ai passeggeri e ai residenti. Fra qualche settimana, probabilmente a maggio, Regione, Comune, Sistemi Urbani e Società Favretti (che deve realizzare l’albergo) arriveranno a siglare ufficialmente l’intesa fissando anche un cronoprogramma che prevede tre fasi di interventi con step a cinque e dieci anni. Tutti gli interventi sono però legati a doppia mandata perché la cancellazione di uno di loro rischia di creare un effetto domino. Soprattutto per la piastra sopra i binari che ha fortemente voluto inserire il sindaco Luigi Brugnaro per cui è indispensabile la riqualificazione sia del fronte mestrino che di quello verso Marghera. L’investimento in questo caso sarà tutto privato attraverso un project financing che si materializzerà non appena sarà firmato l’accordo di programma e la convenzione con la società che dovrà intervenire in via Ulloa.
Con 82 mila contatti giornalieri, 30 milioni di frequentazioni l’anno, 500 treni in transito ogni giorno la stazione di Mestre è infatti uno snodo fondamentale del Veneto che offre diverse possibilità di sviluppo. Non a caso l’intenzione è di inserire nuovi servizi ai passeggeri, un’offerta commerciale più diversificata e qualificata, strutture temporanee di lavoro quali sale riunioni, showroom, uffici temporanei, luoghi adibiti ad eventi culturali. La nuova offerta potrebbe trovare spazio sia nella piastra pedonale sia negli spazi che Sistemi Urbani vuole riqualificare. Accanto all’ex stabile delle Poste che sarà trasformato in albergo infatti sarà realizzato una nuovo edificio che andrà a sostituire l’attuale casa dei sindacati. Non è però neppure escluso che la società delle Ferrovie lo ceda ai privati che così potrebbero ampliare il numero di camere.
Tre le fasi previste dall’accordo sulla stazione: la prima prevede la sistemazione del piazzale tram/bus, la realizzazione dell’hotel e la costruzione del nuovo edificio; nella seconda la realizzazione dei seimila metri quadrati di alloggi per i residenti di via Gazzera Alta «prigionieri» tra i due fasci di binari che vedranno intercluso l’accesso carrabile alle loro abitazioni alla conclusione dei lavori per la stazione della metropolitana di superficie di Gazzera; la terza infine ha oggetto la valorizzazione dell’edificio della stazione con il rifacimento di tutto il fronte. E’ chiaro che accanto ai progetti architettonici sarà indispensabile un ripensamento alla viabilità considerando che le nuove funzioni attireranno migliaia di persone in spazi ridotti.
Parchi: Sistemi Urbani cederà al Comune (che farà un progetto di recupero) le aree verdi dei giardini di via Piave e quelle di via Trento per l’ampliamento di parco Piraghetto.
Gazzera Al parco ferroviario previsti gli alloggi per i residenti di via Gazzera Alta