Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La cantante Emma Marrone va in ospedale da Sissy l’agente penitenziaria in coma
VENEZIA La cantante Emma Marrone in visita ad una delle sue fan più appassionate, Maria Teresa Trovato Mazza, l’agente penitenziaria trovata in un ascensore dell’ospedale Civile di Venezia, in una pozza di sangue. Sono passati un anno e cinque mesi da quel tragico primo novembre del 2016: Maria Teresa, «Sissy» per tutti, era in servizio al carcere della Giudecca ed era andata a far visita ad una carcerata che aveva partorito quando il suo corpo è stato trovato riverso in ascensore, con un colpo alla testa partito dalla sua pistola d’ordinanza. Gli inquirenti non hanno mai avuto dubbi, per loro «Sissy» quel giorno ha tentato di uccidersi, ma la famiglia non ha mai creduto a questa ricostruzione dei fatti e non ha mai smesso di sperare che la giovane (Sissy aveva 29 anni il giorno dell’incidente) si risvegli. Nei mesi scorsi, c’era stato qualche segnale di ripresa, un piccolo movimento che aveva riacceso le speranze ma i medici, alla famiglia, hanno sempre detto che solo un miracolo avrebbe potuto cambiare la situazione. Dopo un lungo ricovero all’ospedale dell’Angelo, la donna è stata dimessa e il padre Salvatore e la madre Caterina l’hanno riportata a Taurianova in Calabria, sua terra natale. Le sue condizioni necessitano cure e, per questo, Sissy è stata trasferita, in coma vegetativo, in una clinica a Zidonia, nel Bergamasco. È qui che ieri Emma Marrone è andata a trovarla dopo un appello lanciato dai genitori nella speranza che la voce e la vicinanza della sua cantante preferita potesse aiutare Sissy. «Emma le ha tenuto la mano per un’ora parlandole dolcemente - ha raccontatola madre - È stato bellissimo, Sissy era una sua fan sfegatata, cantava tutte le sue canzoni. Purtroppo, non ha mostrato reazioni, almeno apparentemente, ma noi ci speriamo e crediamo che abbia sentito la voce di Emma». Mamma e papà non riescono a darsi pace e sognano il giorno in cui la figlia riaprirà gli occhi, anche se i medici non hanno dato loro speranze. Caterina e Salvatore Trovato Mazza vogliono anche chiarezza su quanto accaduto il 1 novembre 2016: «Sissy ci dà la forza di andare avanti - ha spiegato in diverse occasioni il padre - Chiedo la verità, a costo di tornare a Venezia e manifestare insieme ai tanti che mostrano vicinanza a mia figlia, non meritava quanto le è accaduto».