Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Coin, il giudice rinvia la decisione sullo sfratto Salta l’incontro al Balbi
VENEZIA Ancora qualche giorno col fiato sospeso. Ieri mattina, in tribunale a Venezia, i dipendenti del negozio Coin Excelsior di Rialto hanno atteso di sapere se il giudice avrebbe concesso all’azienda la proroga allo sfratto notificato nelle scorse settimane. Ma il giudice si è riservato di decidere tra qualche giorno. «Proveremo fino all’ultimo a trovare un accordo, ma non sembrano esserci grandi margini. Ormai è muro contro muro». La migliore descrizione dell’udienza di ieri mattina arriva dall’assessore comunale Renato Boraso, che riassume così il confronto in aula tra Coin Srl e la proprietà dell’immobile di ponte de l’Ogio, la società Drizzly di Paola Coin.
Il 28 febbraio è scaduto il contratto di locazione, e per rinnovarlo Drizzly chiede cinque volte il canone annuale attuale, che passerebbe da poco meno di 700 mila euro a circa tre milioni e mezzo. Una cifra inaccettabile per il marchio, ancora reduce dal restyling del punto vendita per la trasformazione in Coin Excelsior, costato tre milioni di euro, ma con risultati commerciali inferiori alle attese. Il negozio esiste da settant’anni, fino a qualche mese fa impiegava 94 persone – tra dipendenti diretti e indiretti – ma oggi, dopo qualche licenziamento e la scadenza dei primi contratti a tempo determinato, ne resta circa un terzo. La situazione incerta ha spinto anche il consiglio comunale veneziano a muoversi, e in maniera bipartisan: i consiglieri Maurizio Crovato (lista Brugnaro, la maggioranza) e Rocco Fiano (lista Casson, l’opposizione) hanno presentato un’interpellanza per chiedere l’intervento del sindaco. «Chi si occupa della sicurezza, delle pulizie, dei trasporti credo potrà continuare a lavorare con chi arriverà nel palazzo – continua Boraso – mentre per i dipendenti di Coin srl insisteremo perché sia garantito il ricollocamento negli altri punti vendita del territorio». Intanto si moltiplicano le voci che vogliono la catena svedese H&M in attesa dietro l’angolo, ma nessuna delle parti conferma. «Fino a che non si pronuncia il tribunale, manteniamo il totale riserbo», hanno commentato i legali di Drizzly.
In mancanza di una decisione sulla proroga – che potrebbe essere da 1 a 6 mesi se considerata ordinaria o fino a un anno se straordinaria – è saltato anche l’incontro previsto domani in Regione, visto che senza tempistiche precise risulterebbe difficile capire come intervenire. Intanto i dipendenti stringono i denti, e ieri hanno manifestato tutta la loro preoccupazione schierandosi a picchetto all’esterno dell’aula, mentre fuori dal tribunale sventolavano le bandiere di Cgil e Uil. Al centro un cartello: «Lavoratori Coin sfrattati».
Comune Crovato e Fiano chiedono l’intervento del sindaco