Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sit supera i 300 milioni di ricavi Cedola di 25 centesimi ad azione
PADOVA A un anno dalla quotazione sul segmento Aim di Borsa Italiana la padovana Sit, presieduta da Federico de’ Stefani, medita già di fare il salto, entro il 2018, sul mercato telematico. Ne ha parlato ieri lo stesso de’ Stefani in occasione dell’approvazione, da parte del consiglio di amministrazione, del bilancio 2017 nel quale sono stati registrati ricavi per 324 milioni di euro (+12,4% sul 2016).
«Grazie a quest’ulteriore performance – sottolinea il presidente – Sit raggiunge un tasso di crescita medio annuo degli ultimi 5 anni del 7,7% in termini di fatturato e dell’8,7% relativamente all’Ebitda. Contiamo di completare nel secondo semestre di quest’anno un importante piano di investimenti per aumentare di circa il 30% la nostra capacità produttiva in modo da poter soddisfare, tra l’altro, la crescente domanda cinese, il cui mercato è diventato il primo al mondo per le caldaie domestiche».
Sit, specializzata nella produzione di strumenti meccanici ed elettronici per la misurazione dei flussi di gas, oltre che di sensori, ventilatori per riscaldamento ed altro, nel luglio 2017 si era quotata in Borsa integrandosi con Indstars 2, la Spac promossa da Giovanni Cavallini e Attilio Arietti.
Il risultato netto 2017 raggiunge gli 8 milioni, ma senza calcolare gli oneri «esclusivamente contabili» e non ricorrenti pari a 31,3 milioni collegati alla fusione con la Spac. La somma aritmetica restituisce, perciò, una perdita di 23,3 milioni. Il gruppo industriale di Padova oggi è composto da otto società produttive in Italia, Messico, Olanda, Romania e Cina, oltre a varie insegne commerciali ed agenzie in Germania, Usa, Canada, Repubblica Ceca, Australia e Argentina. L’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio è stata convocata per il 26 aprile. In quella occasione il Cda proporrà la distribuzione di un dividendo pari a 0,25 euro per azione, con stacco cedola i 7 maggio, per un importo complessivo di poco inferiore ai 6 milioni.
«Contiamo di poter realizzare già nei prossimi mesi – conclude De Stefani - il passaggio al Mercato telematico azionario, permettendo così ai nostri progetti ed ai nostri risultati di ottenere maggiore visibilità nei confronti di mercati ed investitori».