Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ferry boat in avaria di nuovo sott’accusa le manutenzioni
VENEZIA La coda all’entrata, automobili, moto e camioncini in fila, ma nessun ferry boat all’orizzonte. Ieri chi aveva programmato di tornare in isola o di partire dal Lido di Venezia con la propria auto, ha dovuto cambiare programma: di un paio d’ore. Il ferry boat della linea 17 in partenza da San Nicolò alle 13.20 è andato in avaria, lasciando bloccate sul litorale residenti e turisti che stavano per raggiungere la terraferma. Una scena identica, a distanza di cinquanta minuti, si è ripetuta all’approdo del Tronchetto, dove però la coda era sensibilmente più lunga. Il mezzo, bloccato in laguna a causa di un’avaria al motore, non ha infatti potuto proseguire la tratta di competenza, facendo quindi saltare senza preavviso tanto il viaggio di andata quanto quello di ritorno, previsto in partenza da Isola Nuova alle 14.10. Alla fine Actv è riuscita a rimediare in qualche modo, ma il servizio è dovuto ripartire senza imbarcare mezzi pesanti, una misura di sicurezza pensata forse per evitare di affaticare i motori appena riavviati.
Un episodio come ne possono succedere in un’azienda che conta centinaia di corse al giorno in laguna con decine di linee, se il nodo non fosse la manutenzione dei mezzi e se non fosse capitato a pochi giorni dal crollo di una barra su un pontile a Rialto.
«Su sette mezzi a servire la linea 17, al momento se ne contano operativi solo tre, una condizione che nessun armatore accetterebbe mai – tuona Valter Novembrini, di Filt Cgil – Un’avaria può sempre capitare, ci mancherebbe, ma se non ci sono barche sostitutive è chiaro che il problema diventa ingestibile». I quattro ferry boat mancanti all’appello sono appunto in manutenzione, danneggiati o in attesa di un cambio di motore, comunque inutilizzabili come «riserve». Il sindacato da tempo denuncia la mancanza di una programmazione ragionata nelle manutenzioni Actv, argomento tornato di stretta attualità dopo i problemi all’imbarcadero della linea 1 a Rialto, che nei giorni scorsi ha visto un sostegno del controsoffitto cadere addosso a due persone. «Da due anni chiediamo una nuova gestione delle manutenzioni – insiste Novembrini – Ma l’azienda si limita a rispondere che è una sua responsabilità e che se ne occupa di conseguenza». Antonio Ardolino, segretario Ugl, si spinge oltre: «Tutto il comparto delle unità maggiori della flotta è in difficoltà – rimarca il sindacalista – e se non si deciderà di intervenire presto potremmo assistere alla scomparsa di un sistema unico di trasporto cittadino, aprendo invece la strada alle privatizzazioni. Servono risposte chiare e rapide».
Nel week end pasquale per reggere l’urto dell’assalto di turisti Actv ha messo in campo tutti i suoi mezzi disponibili, quelli che mancavano al primo appello stagionale erano in manutenzione.