Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ruzickova: «Momento super» Sosa: «Al servizio del gruppo»
Reyer, tra campionato e Coppe arriva la fase più calda per le due squadre
VENEZIA «Siamo nel nostro miglior momento». Ne è convinta Maya Ruzickova e i risultati dell’Umana Reyer femminile le stanno dando ragione. Dopo aver centrato una storica finale di Eurocup, ribaltando il -20 della gara di andata con le turche dell’Hatay, ora anche i playoff scudetto sono iniziati nel migliore dei modi, con le orogranata che si sono subito portate sull’1-0 nella serie con Torino.
Un match non semplice, giocato in equilibrio per tre quarti ma poi chiuso con ampio margine. L’ideale sarebbe riuscire a chiudere la serie con la sfida di domani sera a Torino (ore 19,30), in modo da avere poi più tempo per concentrarsi sulla finale europea con il Galatasaray, in programma mercoledì 11 in Turchia e poi il 18 al Taliercio. «Stiamo lavorando bene di squadra e tutti i risultati ottenuti fino ad ora sono merito del gruppo — sottolinea la lunga reyerina che, dopo alcune partite sottotono, sta ritrovando smalto — in questo momento non importa il rendimento della singola giocatrice, conta solo il lavoro di gruppo, dobbiamo essere unite, perché solo così possiamo ottenere dei risultati». Da verificare le condizioni di Ashley Walker, che nel corso del match con Torino si era procurata una distorsione alla caviglia. Settimana di lavoro pieno, invece, per la squadra maschile che, in attesa della semifinale di Europe Cup di mercoledì prossimo contro gli olandesi del Donar Groningen, può concentrarsi sul campionato. Dopo il successo su Avellino, ora è in calendario un altro big match, vale a dire la trasferta di Reggio Emilia di domenica.
«Su quel campo ho vinto il titolo con Sassari e ho bellissimi ricordi», sottolinea Edgar Sosa pensando a gara 7 di finale scudetto di tre anni fa. Allora vi fu anche un episodio spiacevole con un tifoso che gli mise le mani in faccia durante una rimessa. «Poi però — racconta — venne a scusarsi, anzi da allora siamo diventati amici. Penso che per quanto riguarda la tifoseria, quella di domenica sarà una partita come tutte le altre». Arrivato neppure un mese fa alla Reyer, il giocatore di passaporto dominicano si è ambientato con facilità. «Mi sto trovando molto bene, sono capitato in una squadra dove c’è tanto talento e dove ogni partita ha un protagonista diverso. La cosa che mi ha colpito — sottolinea — è proprio il fatto che ogni giocatore si mette a disposizione della squadra, prima che pensare a se stesso. Non capita dappertutto». Anche Sosa ha messo da parte le doti da solista per entrare nei meccanismi della squadra orogranata: «Sinceramente preferisco mettermi al servizio di una squadra vincente, anziché essere il “go to guy” in una squadra che perde. Quando sono stato chiamato alla Reyer — ricorda — mi è stato detto chiaramente quale sarebbe stato il mio ruolo e sto facendo il possibile per essere a disposizione della squadra. Sono molto contento di come stanno andando le cose».
Per quanto riguarda l’infermeria è sempre sotto monitoraggio la situazione di Michael Bramos, che soffre di una infiammazione ischiatica: lo staff medico lo valuterà giorno per giorno la condizione dell’ala reyerina, ma l’intenzione è quella di non forzarne il rientro. Bramos è infatti un giocatore troppo importante negli equilibri di squadra per rischiare di perderlo nella fase più importante della stagione e la squadra ha mostrato di saper rispondere benissimo all’assenza.