Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Aggredisce consigliere, insulta i militari arrestato Pasquale: rischia l’espulsione
Vigili e assistenti sociali avevano «liberato» il comunale. Ha rifiutato un letto
VENEZIA Quando si arriva a piazzale Roma, si comincia ad avvertire la sua voce. Canta, urla, insulta, persone e forze dell’ordine. Già mesi fa il questore di Venezia aveva emesso nei suoi confronti un foglio di via ma Pasquale Aita, il clochard 43enne di origini tedesche, non ha mai lasciato la città. Ieri, a metà mattinata, è stato arrestato dopo aver seminato il caos. L’uomo trascorre le notti all’interno del garage comunale dove ieri si sono presentati gli agenti della polizia municipale assieme agli assistenti sociali. «Si è trattato di un servizio programmato da una settimana e finalizzato a rimuovere rifiuti e materiali, anche infiammabili, lasciati da Pasquale — spiega l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini — Gli abbiamo anche proposto un percorso di accoglienza e ricovero alla Casa dell’Ospitalità di Mestre, ma ha rifiutato, così come aveva già fatto in precedenza». In mattinata Pasquale aveva raggiunto la «sua postazione», nella zona del passaggio pedonale tra il ponte della Costituzione e piazzale Roma. Poco dopo ha versato in testa al consigliere comunale Paolo Pellegrini una bottiglia d’acqua. «Da anni mi fermo coi miei amici ai piedi di Calatrava a chiacchierare di calcio, di Venezia, della vita — spiega — Da anni Pasquale mi vede, talvolta mi apostrofa come “Brugnaro” e pensa forse di offendermi. Io non gli ho mai parlato, stamattina mi si è avvicinato e senza dare segni di stranezze mi ha rovesciato una bottiglia lavandomi testa, maglia e pantaloni». Pellegrini ha denunciato l’episodio ai carabinieri di piazzale Roma che il clochard ha ripetutamente insultato. Per evitare polemiche i militari hanno registrato tutte le fasi dell’arresto in un video integrale. Pasquale si è infatti opposto all’identificazione e quando le forze dell’ordine hanno cercato di arrestarlo si è sdraiato a terra, bloccando la circolazione degli autobus per circa mezz’ora. Ha simulato un malore ed è stato visitato da un medico che però ha confermato che era in buona salute. I carabinieri lo hanno preso e portato in carcere, su disposizione della magistratura. Stamattina comparirà davanti al giudice per la direttissima e dovrà rispondere di una serie di accuse: oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, disturbo delle occupazioni, inottemperanza al foglio di via e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, visto che nella sua borsa i carabinieri hanno trovato diversi coltelli, una mazza e una pietra.
Pellegrini Stavo parlando con amici, mi ha rovesciato una bottiglia d’acqua in testa