Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’architetto corrotto resta in cella «Perizia ridotta di 50 mila euro»

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Il pm Stefano Buccini ha portato di fronte ai giudici del riesame un nuovo elemento contro l’architetto veneziano Anchise Rocchi, perito del tribunale che avrebbe chiesto due mazzette da 3 mila euro all’imprendito­re di Santa Maria di Sala Adriano Brusauro, venendo arrestato il 31 maggio dopo la consegna della seconda nel suo studio al Vega. L’oggetto della perizia di stima era un terreno pignorato a Brusauro e Rocchi si era impegnato a ridurre il più possibile il prezzo dell’asta in modo da farglielo ricomprare tramite un prestanome. Il prezzo fissato era di 136 mila euro, ma un consulente della procura ha stimato che valesse ben di più, tra i 170 e i 190 mila euro, nonostante Brusauro avesse sperato in una cifra ancor minore. L’avvocato Renato Alberini aveva chiesto gli arresti domiciliar­i per l’architetto, ma i giudici hanno deciso di tenerlo in cella, probabilme­nte finché non sarà chiarito se si tratti di un episodio isolato. (a. zo.)

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