Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Finanza e Anticorruzione negli uffici del Porto
Verifiche su conflitti di interessi e concessioni. L’Anac: servizio previsto, controlli di routine
VENEZIA La Guardia di Finanza e gli ispettori dell’Anticorruzione al Porto di Venezia. In questi giorni hanno ispezionato gli uffici di San Basilio per verificare il rispetto delle norme sull’anticorruzione, su possibili conflitti di interessi e sul tema delle concessioni dei servizi a terra. «Un’attività che rientra nel servizio ispettivo di quest’anno», fa sapere l’Anac, fermando sul nascere l’idea di inchieste. Nessuna segnalazione, nessun intervento in seguito a denunce, nonostante nei mesi scorsi il nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale di Venezia e Chioggia abbia più volte sottolineato di aver presentato esposti, cautelativi, alla procura e alla Corte dei conti. Non è escluso comunque che le verifiche di fiamme gialle e ispettori vadano ad incidere anche sulle vicende segnalate, ma di certo non rappresentano la priorità nell’attività di questi giorni. Quella agli uffici del Porto veneziano comunque (ieri i controlli sono terminati) non è stata una perquisizione, precisa l’Anticorruzione, ma un servizio ispettivo preventivamente segnalato all’Autorità portuale a cui è stata chiesta collaborazione anche nel fornire documentazioni. L’attività del 2018 dell’Anac prevede infatti un focus sull’attività dei Porti italiani: «Un intervento programmato da tempo non dovuto ad altre cose», ma è chiaro che l’attività delle Autorità è particolarmente sensibile. L’obiettivo è di verificare l’attuazione del piano anticorruzione (dalle le misure organizzative, all’adozione, fino al rispetto delle indicazioni contenute nei documenti), ma anche prevenire eventuali conflitti di interessi e l’affidamento delle concessioni, soprattutto dei servizi a terra. ( f.b.)