Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Collaboratore dei «Do Forni» muore schiacciato dal suo camion
Mirco Chivilo era a Marano a prendere il pesce per il ristorante. Sei giorni di agonia
MESTRE Era stato portato al pronto soccorso sei giorni fa in una situazione grave, ma non di rischio della vita. Era sempre rimasto cosciente. La situazione, però, all’improvviso è precipitata e Mirco Chivilo, 54enne veneziano, è entrato in coma. Con il passare dei giorni le sue condizioni si sono aggravate e ieri mattina è morto.
L’uomo, che abitava a Mestre, è rimasto vittima di un incidente sul lavoro, è rimasto schiacciato tra due camion in provincia di Udine. Chivilo la settimana scorsa era partito al mattino per raggiungere il mercato ittico di Marano Lagunare. Il 54enne si occupava di catering e lavorava, a chiamata, anche per conto del ristorante «Ai Do Forni» di San Marco. «Era con noi da parecchio tempo – spiegano dal locale - Oltre a darci una mano con gli eventi e i banchetti, Mirco due volte a settimana andava a prendere il pesce per il ristorante a Marano».
Proprio venerdì scorso si era recato al mercato ittico per acquistare un carico di merce destinata ai «Do Forni». Erano le 14.30 quando è avvenuto l’incidente. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di San Giorgio di Nogaro della compagnia di Latisana, Chivilo sarebbe stato travolto dal suo camion. Aveva appena parcheggiato ed era sceso dal mezzo per andare al mercato. Forse non aveva azionato il freno a mano, di sicuro il camion si è messo in movimento e lo ha investito spingendolo contro un altro mezzo pesante e schiacciandolo. Una dinamica, questa, che deve ancora essere del tutto accertata. Al momento dell’incidente, infatti, non c’era alcun testimone. Nessuno ha assistito alla scena, nessuno ha potuto confermare questa versione. È possibile, dunque, che la procura di Udine decida di disporre degli approfondimenti per far luce sulla tragedia.
Chivilo era stato soccorso dal Suem e trasportato, in ambulanza, all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Non aveva mai perso i sensi e le sue condizioni non sembravano così gravi. «Quando siamo stati informati eravamo tranquilli – aggiungono dal ristorante «Ai Do Forni» - Ci sembra impossibile che sia accaduto».
La moglie e i due figli hanno raggiunto Chivilo all’ospedale. Qui il 54enne è entrato in coma e giorno dopo giorno le sue condizioni si sono aggravate, fino ad arrivare alla morte. «E’ un grande dispiacere – concludono dal ristorante - Mirco era davvero una brava persona. Disponibile sia a livello professionale che umanamente con i suoi colleghi».
Nelle stesse ore, ieri mattina, anche a Mestre c’è stata preoccupazione per tre persone rimaste ferite in un incidente lungo la tangenziale, avvenuto a due giorni dallo schianto che ha provocato la morte di Piergiorgio Righetto, 70enne di Salzano. Alle 8.30 sei auto e un camion si sono scontrati all’altezza dell’area di servizio «Bazzera al Cubo» in direzione Trieste. I tre feriti, tutti in buone condizioni, sono stati soccorsi dai vigili del fuoco e medicati dagli operatori del 118. Verso il capoluogo friulano si è formata una coda di cinque chilometri.
L’ipotesi L’uomo sarebbe stato investito dal furgone in movimento. Nessun testimone