Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Un Venezia tra mercato e futuro
Il nuovo corso arancioneroverde anche nella Primavera, affidata a Marangon e Zulian. «Un onore allenare qui». Il diesse Angeloni al lavoro sul fronte uscite
VENEZIA Un nuovo corso e una nuova era, ma con l’eredità della precedente che si fa ancora ben sentire sul bilancio del Venezia.
Il nuovo direttore sportivo Valentino Angeloni è alle prese con la gestione non certo semplice di tanti contratti molto pesanti per la categoria, anche in relazione al valore dei giocatori sotto contratto. Alex Geijo, che era il più pagato della rosa, ha appena rinnovato a una cifra meno della metà rispetto a quella percepita fino all’anno scorso. Zigoni aveva il riscatto obbligatorio in caso di salvezza a 450mila euro e percepisce un ingaggio molto elevato. La società lo ha messo sulla lista di partenza ma a queste cifre trovare acquirenti non sarà semplice. In lista di partenza pure Facchin (che non andrà ad Avellino) Malomo, Acquadro, Tortori, Caccavallo e Fabris, tutti di ritorno dai rispettivi prestiti. Ma sul piatto c’è soprattutto Leo Stulac, per il quale il Venezia chiede due milioni, considerato che il centrocampista sloveno ha un anno di contratto e a febbraio si potrà accordare con chi vorrà. Il Parma ha fatto una proposta al Venezia che non soddisfa il club arancioneroverde, ma non c’è accordo nemmeno col giocatore.
Il Genoa, al contrario, ha già l’intesa con l’agente ma non ha ancora alzato la cornetta per provare ad accordarsi col Venezia. L’obiettivo del nuovo corso, con Angeloni in cabina di regia e Stefano Vecchi in panchina, è quello di ridurre il monte ingaggi e di mantenere il livello tecnico della squadra competitivo. Una missione, quella affidata ad Angeloni da Joe Tacopina, che ricorda molto il cambio della guardia fra Sabatini e Monchi a Roma. Angeloni, infatti, è abilissimo a scovare giovani talenti, a comprarli a prezzo equo e a rivenderli generando plusvalenze reali molto importanti per il bilancio del club. Per ora la situazione è questa, nei prossimi giorni diverse trattative in uscita potrebbero decollare, così come il rinnovo di Maurizio Domizzi, dato da più parti per imminente. Ieri, nel frattempo, sono stati presentati Nicola Marangon e il suo secondo Matteo Zulian, designati rispettivamente come allenatore e vice della Primavera arancioneroverde. «Giocare per il Venezia — ha spiegato Marangon — per me è stata un’emozione unica, oggi poter allenare una squadra del club della mia città lo è altrettanto. Quattro anni fa, con Mattia Collauto, abbiamo iniziato a lavorare sulla metodologia, andando anche un po’ controcorrente rispetto a quelle che sono le idee più diffuse nel panorama del calcio attuale, è stata una scommessa importante ma otteniamo quotidianamente risultati importanti che riguardano soprattutto la crescita dei nostri ragazzi».
E Marangon ritorna anche sul collegamento stretto e sulla collaborazione che ci saranno con l’ambiente della prima squadra. «Poter allenare la Primavera è il completamento di un percorso che mi ha visto l’anno scorso lavorare con gli Under 17. Il nostro lavoro verrà svolto in funzione della prima squadra — spiega — e faremo tutto il possibile per fornire giocatori pronti a mister Vecchi qualora dovessero dovessero verificarsi l’opportunità o la necessità». Un concetto ribadito anche dal ds Angeloni, che ha sottolineato come «tre anni fa qui non c’era nulla, le difficoltà affrontate sono state tante e reali. Il lavoro svolto fino ad oggi è stato eccezionale, il compito di tutti è quello di migliorare ulteriormente e questo non può essere che uno stimolo importante».