Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Centri estivi e materne protestano Cgil e genitori

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Caos centri estivi a Venezia, i genitori scrivono al Comune per riavere i vecchi servizi. Fino all’estate scorsa, le famiglie potevano contare sui centri alle scuole Valeri e Zambelli, per i bambini tra i 3 e i 10 anni. Quest’anno, però, non ci sarà più alcun servizio alla Valeri e a una settimana dall’avvio le mamme e i papà non sanno ancora come organizzar­si e a chi lasciare i figli mentre sono al lavoro. Su iniziativa di alcuni genitori, è stata scritta una lettera a Ca’ Farsetti con una raccolta firme tra le famiglie: «Il bando del 24 aprile, pubblicato il 2 maggio, per la selezione di soggetti per la gestione dei centri estivi non include strutture in centro storico per la fascia d’eta 3-5 anni - si legge - L’associazio­ne genitori Quartiere Piave 1866 che da anni gestisce il servizio non ha partecipat­o al bando poiché alla loro richiesta d’uso della Valeri avete risposto negativame­nte». I centri estivi salterebbe­ro dunque per colpa di bando «tardivo». «I vostri uffici forniscono una valida alternativ­a, i centri di Barchetta Blu ma il costo è di 120 euro a settimana il doppio dei sevizi di Valeri e Zambelli — continua la lettera — Chiediamo di attivare una convenzion­e con Barchetta Blu: l’utente paga 60 euro, il Comune mette la differenza». Per il futuro, i genitori chiedono di pubblicare i bandi a febbraio per dare tempo ad associazio­ni il tempo di partecipar­e e alle famiglie di organizzar­si, ampliare l’offerta fino ai 13 anni e il periodo di apertura. «In tante città italiane i centri iniziano l’11 giugno e comprendon­o agosto - conclude un’amministra­zione che si dichiara attenta alle esigenze dei cittadini non può lasciare in difficoltà le famiglie». Non sono però solo i genitori a non sapere nulla sui centri estivi, anche il personale delle mense di Ames attende notizie su dove lavorerà. «Mancano 5 giorni e non abbiamo informazio­ni — dicono i lavoratori — sappiamo solo che chi è a Venezia probabilme­nte non sarà nella scuola dove di solito lavora». Fanno notare i sindacati dei comunali: «Anche le maestre attendono risposte sui servizi estivi — dice Cgil Fp — come le attendono i dipendenti pubblici sul contratto decentrato». (g. b.)

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