Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Colpo di scena, Pilla conquista in extremis tre candidati della lista Leo

- Mo.Zi.

SAN DONA’ Colpo di scena nell’ultimo giorno di campagna elettorale, ieri la candidata Francesca Pilla ha ufficializ­zato l’accordo elettorale con tre candidati della Lista Leo: il dottor Carlo Patera, eletto in consiglio, la consiglier­a uscente Annamaria Babbo e Dino Casagrande. «Sono stati condivisi obiettivi programmat­ici – spiega Pilla L’accordo prevede in caso di mia vittoria un loro esponente d’area nella nuova giunta comunale e il passaggio del consiglier­e Patera in maggioranz­a. Non posso che essere molto soddisfatt­a, conferma la nostra apertura nei confronti del centrodest­ra». Un accordo

 Patera Il primo turno era una sorta di primarie, chi ha vinto è candidato di tutti

tra gentiluomi­ni che ha l’ok del vicegovern­atore Gianluca Forcolin e che dovrebbe permettere a Pilla (36% al primo turno, sostenuta da Lega, Fdi, lista Pilla, Uniti per cambiare e Veneto Autonomo) di recuperare parte dei 1.400 elettori che la separano dal sindaco uscente Andrea Cereser ( 43%, Pd, Lista Cereser, Città Insieme e La Frazione) che conta sull’appoggio di molti candidati non eletti dei due schieramen­ti di centrodest­ra. La Lista Leo (5,3%), ad esempio. «Alcuni del gruppo voteranno Cereser per protesta – sospira Patera - Io vado per la mia strada con le persone che ci saranno. Abbiamo sempre detto che per noi il primo turno è stata una sorta di primarie del centrodest­ra: il nostro candidato Oliviero Leo ha perso e quindi quello vincente diventa il candidato di tutti». «Sono coerente, rimarrò fedele allo schieramen­to del centrodest­ra – fa eco Annamaria Babbo - Perché quello è l’alveo naturale del mio impegno politico. E perché è un centrodest­ra che nel suo complesso mette in campo proposte serie». Leo ribadisce che la sua coalizione (liste Leo, Madeyski, Zaccariott­o e Forza Italia) lascia libertà di voto, non libertà di accordo: «Gli accordi si fanno con tutte e quattro le liste, se vogliamo mantenere coeso il gruppo: Patera ha sbagliato, si è messo fuori dal gruppo». La giornata di silenzio sui social si annuncia animata.

A Martellago non si sono ancora sopite le discussion­i innescate dall’apparentam­ento tra il sindaco uscente Monica Barbiero (Impegno Comune, Pd, Il Faro: 34% al primo turno) e Alessio Boscolo di Unione Civica (17%), lista sostenuta da storici rappresent­anti del centrodest­ra come Moreno Bernardi e Gianfranco Pesce. Un’alleanza programmat­ica che sulla carta ha il 51% e che mette in primo piano la componente civica e sullo sfondo quella dei partiti, hanno ripetuto per una

 Leo

Gli accordi si fanno insieme, le liste sono quattro: Patera è fuori

settimana Barbiero e Boscolo (che sarà il vicesindac­o). E che cambia la composizio­ne dell’eventuale maggioranz­a: quattro consiglier­i a Unione, tre rispettiva­mente a Impegno e Pd. Il candidato del centrodest­ra Andrea Saccarola (Progetto Futuro, Lega, Forza Italia e Saccarola Sindaco, 41% al primo turno) ha incassato l’appoggio di Davide Da Ronche (M5s) per sole 24 ore: l’altra parte dei 5s che fa capo ad Andrea Marchiori ha contestato che Da Ronche avesse titolo per stringere accordi e ribadito che il Movimento di apparentam­enti non ne fa per statuto.

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