Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Noi siamo gente che spende bene, i 5 Stelle dicono no a tutti i costi»
Forcolin Non capisco questo spauracchio continuo, in Veneto le risorse non sono mai state gestite male
VENEZIA «Le risorse quando sono investite in Veneto non sono mai gestite male». E si potrebbe dire che è pure un po’ stizzito il ragioniere-assessore al Bilancio di Palazzo Balbi Gianluca Forcolin. Classe 1968, già sindaco leghista di Musile di Piave, oggi uomo dei conti della giunta Zaia, nonché vicepresidente della Regione. I timori grillini? «Ma va là».
A Roma andate a braccetto, ma qui in Veneto i grillini non si fidano molto di voi...
«Non capisco proprio questo spauracchio continuo del Movimento Cinque Stelle, che è sempre per il “no” a tutti i costi».
Vediamo sulle Olimpiadi. La loro linea è quella old school. Lotta dura, senza paura. «Fare un investimento mirato sui Giochi invernali del 2026 a Cortina d’Ampezzo sarebbe solo efficente ed efficace. Avrebbe una ricaduta sul territorio straordinaria, che porterebbe ricchezza».
A Torino però i consiglieri grillini stanno mettendo al muro la sindaca Appendino. E qui sembra che vogliano fare lo stesso.
«Vorrei subito chiarire una cosa, che qui non c’è l’ombra delle Olimpiadi di Roma, cioè quelle che Mario Monti fece saltare. Non siamo mica a quel livello. Qui ci sono tutte le carte in regola».
Una delle osservazioni che viene fatta riguarda il dispendio economico. Avete un’idea di quanto potrebbe costare un’Olimpiade invernale a Cortina?
«Non saprei dire con certezza ancora. C’è un comitato che ci sta lavorando e poi di mezzo c’è Roma, il Coni e il governo. Ci saranno anche fonti statali ovviamente. Per cui adesso è impossibile dare dei numeri esatti. Comunque parliamo di centinaia di milioni di euro. Ma ripeto: gli investimenti che faremo noi veneti andranno sul sicuro. Noi non siamo gente che gestisce male».
I costi della Pedemontana però negli ultimi anni si sono impennati.
«Sulla Pedemontana, come ricorda sempre il presidente Zaia, sono state fatte delle scelte importanti. Eravamo di fronte a un bivio: o intervenire o lasciare una profonda ferita sul territorio. Ed è stato dato un segnale forte».
Ma ai Cinque Stelle che vogliono rivedere il contratto con il concessionario oppure addirittura fermare l’opera cosa dite?
«La Pedemontana è il cantiere più grande d’Italia. C’è stato un tavolo tecnico di assoluta eccellenza che ha valutato tutti i rischi e ora dobbiamo dare una risposta alle necessità del nostro Veneto».