Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Acc, la proprietà cinese non arretra: mobilità per 93
Mel, un dipendente su 4 perderà il posto di lavoro. Lunedì 8 ore di sciopero per protesta
MEL (BELLUNO) Era nell’aria, tanto che ormai se ne parlava apertamente in ambiente sindacale: martedì prossimo la Wanbao Acc Italia di Mel - in passato fiore all’occhiello della manifattura della Valbelluna e ora di proprietà di un colosso cinese del comparto inizierà le pratiche per la messa in mobilità di 93 operai su circa 400 dipendenti. Gli incontri tra le parti sociali sono stati infruttuosi: la quadra non è mai stata a portata di mano.
Da più di un anno si parlava di esuberi: prima 170, poi 130, quindi qualcuno si è detto favorevole all’esodo volontario e si è arrivati al numero attuale di 93. E ora i sindacati impugnano l’ascia di guerra. «Ad ogni azione – aveva detto qualche giorno fa Luca Zuccolotto di Fiom Cgil – corrisponderà una reazione da parte nostra. Non staremo con le mani in mano». E in effetti già lunedì, dalle 10 del mattino, si terranno 8 ore di sciopero. Secondo i sindacati, la fabbrica di compressori per frigoriferi resterà deserta e i lavoratori confluiranno davanti al municipio di Mel, dove appunto alla stessa ora si terrà una seduta del Consiglio di sorveglianza socio istituzionale, strumento riconosciuto dal ministero per lo Sviluppo Economico nei casi di grande complessità aziendale: ne fanno parte la Regione Veneto, gli enti territoriali interessati, i sindacati e i parlamentari del territorio.
I lavoratori cercano aiuto da parte delle istituzioni. Che però si erano già spese, perorando la causa con un appello lanciato agli imprenditori locali a fine giugno, quando già tirava una brutta aria: si chiedeva di assumere gli esuberi dell’azienda cinese. Non ha funzionato. Comunque sia, i sindacati sperano ancora nel supporto del Consiglio. «Vogliamo far sentire la nostra presenza alle istituzioni – ha affermato Nadia De Bastiani, Rsu di Fiom Cgil – perché si attivino e ci aiutino a trovare una via di uscita da questa situazione».
A Mel, attualmente, c’è la cassa integrazione straordinaria: finirà a settembre. L’apertura della procedura di mobilità andava effettuata almeno 75 giorni prima: di qui la data di martedì 17 luglio. Secondo De Bastiani, «in questi due mesi e mezzo si potrebbe trovare una soluzione»; ma non è chiaro quale, visto che non sono bastati gli incontri di un anno per reperirne una.