Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Operaia travolta dall’auto l’investitore scappa via
VENEZIA Ha investito un’operaia di Chioggia accanto a un cantiere e l’ha lasciata sull’asfalto in coma. Preso dal panico, un 72enne di Padova è scappato nonostante le grida dei testimoni. È stato preso dopo un breve inseguimento.
VENEZIA Secondo l’accusa quelle «spinte con il busto» erano state un «comportamento oppositivo violento» ed è per questo che la procura aveva disposto l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e poi la condanna a 4 mesi. Ma il giudice Stefano Manduzio l’aveva assolto e ora, dalle motivazioni, si capisce il perché. Secondo il magistrato, infatti, il 12 giugno scorso Pasquale non aveva avuto «alcuna opposizione attiva», ma «si è limitato a non ottemperare alla richiesta degli operanti di portarsi presso i loro uffici». Una «resistenza passiva», dunque, anche se i carabinieri avevano riferito che li aveva colpiti anche con alcuni calci.
Il giudice Manduzio ha citato anche la giurisprudenza sul «rifiuto di obbedire», anche gettandosi a terra, per opporsi al fermo o all’arresto. «Si è trattato di una reazione istintiva e spontanea», ha continuato il giudice. Che poi ha anche un po’ «bacchettato» i militari per come avevano organizzato il blitz. Tutto era nato dalla segnalazione di un consigliere comunale, a cui Aita aveva rovesciato una bottiglia di acqua in testa, e i carabinieri erano andati per calmarlo e portarlo in ufficio per identificarlo. Ma il giudice scrive che sapevano bene chi fosse e che comunque l’identificazione poteva essere eseguita sul posto, senza scatenarne la reazione. (a. zo.)