Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Pontili come plateatici, troppe richieste Ca’ Farsetti prepara un regolamento
Tempo scaduto per la passerella in rio di Noale: interviene il Comune, conto ai privati
VENEZIA Il tempo è scaduto se non verrà rimossa in pochi giorni la toglierà il Comune e il conto lo manderà «Al Beccafico», il ristorante che la installata «abusivamente». Ieri, lo Sportello unico edilizia ha scritto ai titolari ricordando loro che ieri scadeva l’autorizzazione temporanea per la passerella installata con tanti di chiodi conficcati nella pietra e perché occupa parte della scalinata della riva.
Contro la struttura non hanno protestato solo i residenti, ma anche i consiglieri della stessa maggioranza (Paolo Pellegrini presidente della commissione Commercio e Maurizio Crovato, ad esempio). Quel pontile, rivelatosi fuori norma, è diventato cioè il simbolo di come non bisogna più operare tante che ora gli uffici comunali lavorano per redigere il primo Regolamento dell’occupazione di spazi acquei. Il provvedimento non vedrà la luce in poche settimane ma è ritenuto da tutti necessario. Finché le richieste di occupare spazi acquei erano poche, era sufficiente la conferenza dei servizi e il confronto tra i soggetti competenti (Comune, Soprintendenza, Vigili del fuoco, Suem 118, Polizia locale), ora che «il tessuto urbano è più denso», dicono i tecnici comunali e le domande di autorizzare un ormeggio, un pontile o una passerella sono all’ordine del giorno.
Con il boom di hotel, ristoranti e locali, di pari passo, sono esplose le richieste. «Quello dell’occupazione di spazi acquei è un problema annoso — dice l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin — Finora non è mai stato regolamentato ma, come per i plateatici, serve dare norme certe e non solo nella città storica, bisogna elaborare un provvedimento che valga anche per le isole, dove i controlli sono più complessi». Di piccoli e grandi abusi i vigili e i tecnici dell’Edilizia ne trovano ovunque: «Purtroppo, ogni volta che viene effettuato un controllo ad un manufatto autorizzato, riscontriamo quasi sempre difformità rispetto ai progetti a cui è stato dato il via libera», sottolinea Ca’ Farsetti. Se sia malafede o superficialità di chi esegue i lavori, non è chiaro, quello che è certo che la misura ormai è colma.
Nel caso specifico del ristorante, tre mesi fa, lo Sportello unico edilizia aveva già inviato un ordine di demolizione proprio alla luce delle anomalie riscontrate negli accertamenti, ma la passerella non è stata tolta. Ora, l’opera è completamente abusiva e se i titolari del ristorante non la smonteranno a breve, dopo Ferragosto interverrà il Comune. «Il rispetto delle regole è fondamentale per vivere in armonia e nel decoro della nostra città — dice Pellegrini — Non può più passere il concetto che si possa fare quello che si vuole restando impuniti, ora uno degli scorci più belli del centro storico e un canale molto trafficato sarà liberato».
Ca’ Farsetti sta tenendo sotto controllo e studiando la situazione anche di altri pontili, come la passerella sul rio di Ognissanti. Mettere ordine alla selva di pontili e ormeggi non sarà facile: in passato infatti ci provò la giunta Orsoni dopo la tragica morte a Rialto del turista tedesco Joachim Vogel nello scontro tra un vaporetto e una gondola, senza però riuscirci. Dopo l’estate, il Comune intende riprovarci definendo insieme a tutti gli attori competenti in materia norme ineludibili e chiare in modo tale da evitare di dover studiare caso per caso e il ripetersi di abusi di ogni sorta che provocano malumore tra i residenti, petizioni e proteste e, tra l’altro, accuse al Comune di lassismo.