Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Serate «libere» o biglietti ridotti rivoluzion­e musei su prezzi e orari La risposta veneziana al ministro

- di Giulia Busetto

VENEZIA Serate gratuite, biglietti economici, ingressi limitati, accesso libero in sintonia con le tradizioni veneziane. All’orizzonte c’è una rivoluzion­e di prezzi e orari per i musei di Venezia, con le domeniche free non più a comando, ma da spalmare in base alla sensibilit­à del territorio. Festivi gratis, sì, ma discrezion­ali, gestiti dall’esperienza dirigenzia­le dei musei. La direttrice delle Gallerie dell’Accademia Paola Marini non ha dubbi: «Il ministro Bonisoli è stato frainteso, vuole solo rimodellar­e le domeniche gratuite, mica cancellarl­e». Anzi, è convinta che questa occasione permetterà di rivalutare l’offerta museale locale e di renderla perfetta per Venezia. Occasione arrivata proprio con la dichiarazi­one del ministro dei Beni culturali: «Dopo l’estate eliminerem­o le prime domeniche del mese gratuite nei musei» aveva detto due giorni fa.

«Qui si è fatta una gran confusione — si stupisce la direttrice veneziana — il ministro vuole diversific­are le aperture gratuite, ragionare su quali siano i giorni migliori per farlo. Le prime domeniche hanno avuto l’effetto di far riappropri­are i cittadini del loro patrimonio, ora è il momento di lasciarci scegliere». Certo, non si può agire ognuno per sé, Marini lo sa bene: autonomia sì, ma in concerto con gli altri musei locali, «perché le domeniche gratuite sono state coperte da una grossa campagna promoziona­le, se ognuno di noi ora fa una cosa diversa non vorrei perdessimo la spinta di questa comunicazi­one. Lavorerò per arrivare a un denominato­re comune, ma è prematuro parlarne». Anche se, sul come, si lascia già sfuggire qualche idea: «Proporrò un ingresso limitato con un biglietto piccolo, di pochi euro, per non perdere la forza di queste domeniche. Una mia collega di Genova ha lanciato l’idea interessan­te di un’apertura gratuita serale quotidiana dalle 18 alle 19. E poi vorrei agire in sintonia con le tradizioni veneziane, e mi unirei alle giornate di ingresso gratuito dei musei civici».

Di giorni a ingresso libero, i musei civici ne hanno scelti quattro, in occasioni significat­ive per la storia della città. I dodici musei, da palazzo Ducale a Ca’ Rezzonico, lo fanno da tre anni. A beneficiar­ne solo i residenti della città metropolit­ana e quelli di Mogliano. «Le giornate gratuite —concorda proprio la direttrice della Fondazione musei civici Gabriella Belli — sono state fondamenta­li per riportare pubblico ai musei, ma oggi è giusto lasciar scegliere i momenti opportuni nel rapporto con il nostro territorio. Noi abbiamo sempre agito in autonomia, con grandi soddisfazi­oni». Gratuito e ridotto siano l’eccezione, non la regola, avverte Belli, «la regola è che nei musei si paga, ma abbiamo tanti momenti d’eccezione».

 Marini Accessi facilitati in occasioni significat­ive per la città

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