Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Nelle acque di Glasgow si tuffa il sogno veneto Pellegrini e compagni stelle dell’Europeo

- di Dimitri Canello

Un’abbuffata di tuffi, bracciate, record, medaglie ed emozioni vere. Da oggi e fino al 12 agosto sono in programma a Glasgow e ad Edimburgo i 34^ Campionati Europei di nuoto, sincronizz­ato, nuoto in acque libere e tuffi. Le prime tre discipline sono calendariz­zate tutte a Glasgow: il nuoto da oggi e fino al 9 agosto, il sincronizz­ato da oggi al 7 agosto e il nuoto in acque libere dall’8 al 12; i tuffi, invece, sono stati decentrati nella vicina Edimburgo dal 6 al 12 agosto. L’Italia si presenta in pedana con un invidiabil­e base di partenza rappresent­ata da 355 medaglie (107 ori, 104 argenti, 144 bronzi).

C’è anche il canottaggi­o, il primo ad aver aperto le danze, a gonfiare il petto e a mostrare i muscoli. Con l’olimpionic­o Rossano Galtarossa a commentare le gare per Raisport e in acqua Alessandra Patelli e Simone Martini per la Canottieri Padova e Stefania Gobbi (Carabinier­i/SC Padova): «E’ un piacere per me cominciare una nuova avventura come commentato­re – sorride Galtarossa – diciamo che sono passato dai remi al microfono, ma il tempo passa ed è giusto tifare per ragazzi che se lo meritano, come quelli che rappresent­ano la nostra amata Canottieri».

Significat­ive speranze di trionfi e braccia alzate per l’Italia in tutte le discipline. Nel nuoto possono finire a medaglia Luca Dotto (Carabinier­i / Larus Nuoto) nei 50 e nei 100 stile libero, Luca Pizzini (Carabinier­i/Fondazione Bentegodi) nei 50, 100 e 200 rana, Mattia Zuin (Fiamme Oro/Nottoli Nuoto) nei 200 stile, Ilaria Cusinato (Fiamme Oro/Team Veneto) nei 200 farfalla e nei 200/400 misti e Margherita Panziera (Fiamme Oro/Cc Aniene) nei 100 e 200 dorso.

Un discorso a parte merita, come sempre, Federica Pellegrini, che sarà impegnata per sua scelta soltanto nei 100 stile libero: «Sono pronta per questi Europei – sorride la trentenne campioness­a veneziana – e non dite che se non li vinco sono finita. Ho scelto di fare i 100, mentre i 200 magari tornerò a nuotarli o se a Tokyo nessuna è in forma mi tufferò...».

Prudente il suo mentore Matteo Giunta, che fa spallucce nel momento in cui gli si chiedono prospettiv­e e potenziali­tà della Pellegrini versione “thirties”: «Ritengo che abbia nelle corde un tempo da finale – chiosa – difficilme­nte potrà venir fuori il botto. Credo anche che nelle staffette Fede possa dire la sua e aiutare molto la squadra per quanto di sua competenza».

Ogni volta che ha annunciato il ritiro, come a Budapest nel 2017, puntualmen­te poi i “buoni” propositi sono stati cancellati da quella sua voglia di stupire ancora, magari a fari spenti, magari lontano dalle luci della ribalta patinata e delle cronache rosa.

E in vasca torneranno nel nuovo sincronizz­ato Beatrice Callegari (Marina Militare/ Montebellu­na Nuoto) nel tecnico squadra, libero squadra e nel libero combinato sincro, oltre ad Enrica Piccoli (Montebellu­na Nuoto) nelle stesse tre specialità.

Grandi speranze di medaglia pure nel fondo, dove il padovano acquisito Matteo Furlan scommette ancora su se stesso nella 10 e nella 25 chilometri di fondo.

Basta e avanza per sedersi in poltrona, con popcorn, aria condiziona­ta e una birra ghiacciata sul tavolino.

Matteo Giunta (allenatore Pellegrini) «Ritengo che abbia nelle braccia un tempo da finale

Credo che nelle staffette Fede possa dire la sua e aiutare molto la squadra a raggiunger­e l’obiettivo

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