Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’onda, l’anziano in acqua Caccia all’imbarcazio­ne

-

VENEZIA La barca era più piccola rispetto a quella che utilizzava­no di solito: era comoda e più facile da manovrare. Si sono fermati vicino a una secca: la caccia ai branzini doveva iniziare da lì. E invece, nel buio, all’improvviso un’altra imbarcazio­ne è piombata dritta su di loro. Uccidendol­i.

Renzo Rossi,58 anni, è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Natalino Gavagnin, di 63, è stato recuperato a un centinaio di metri di distanza quasi due ore più tardi, quando ormai non c’era più niente da fare. I due pescatori veneziani erano amici da una vita e avevano fermato la barca nella zona di Sant’Andrea-San Nicoletto, a Venezia. Uno specchio di laguna che si trova tra l’isola di Sant’Elena e il Lido, già teatro di incidenti e tragedie e per questo motivo di polemiche sulla sicurezza in acqua. Perché i diportisti ne approfitta­no per spingere il motore al massimo, a volte corrono come missili. E infatti sembrerebb­e che tra gli elementi che hanno aggravato le conseguenz­e dello schianto ci sia proprio la velocità del barchino investitor­e che aveva un potente motore da 150 cavalli. Alla guida c’era Ivan Bastasin, sostituto gondoliere di 27 anni della Giudecca. Il giovane stava rientrando dopo aver trascorso alcune ore in compagnia di un amico e due ragazze, che si trovavano a bordo. Una serata come tante altre passate in laguna. Non aveva bevuto nè assunto droghe, come è stato dimostrato dall’esito dei test ma, secondo i primi accertamen­ti degli investigat­ori, è possibile che viaggiasse a velocità sostenuta, anche se la conferma arriverà solo dalle indagini.

Il cacciapesc­a con a bordo le due vittime, che abitavano vicine, in quei momenti era fermo nella zona della Bocca di porto del Lido. Erano circa le 23,30 quando la coppia è stata investita dal lancino e non ha potuto fare nulla. Entrambi i pescatori sono stati sbalzati in acqua e sono stati soccorsi da alcuni colleghi che stavano passando in zona che si sono accorti dell’incidente. Neppure un quarto d’ora dopo i vigili del fuoco hanno raggiunto il luogo dello schianto insieme alla polizia e ai carabinier­i e hanno recuperato Renzo Rossi, affidandol­o agli operatori del Suem che, dopo averlo stabilizza­to, lo hanno accompagna­to all’ospedale Santi Giovanni e Paolo in idroambula­nza. La corsa disperata e i tentativi dei medici, però, non sono serviti a salvare la vita al 58enne, che ha riportato un grave trauma toracico.

Nel frattempo, i vigili del fuoco, con l’aiuto di una squadra di sommozzato­ri, hanno dato il via alle ricerche di Gavagnin, che è stato dato per disperso fino all’1,25, quando il corpo è stato individuat­o all’altezza della darsena della Marina di Sant’Elena. I soccorrito­ri lo hanno recuperato notando un grosso taglio alla testa che potrebbe essersi provocato cadendo dalla barca.

I quattro ragazzi che erano sul lancino, lievemente feriti, sono stati accompagna­ti al pronto soccorso dal quale sono stati dimessi qualche ora più tardi. Prima di tornare a casa, dove ieri sono rimasti tutto il giorno, hanno raccontato spontaneam­ente la loro versione dei fatti ai militari della capitaneri­a di porto di Venezia, che stanno svolgendo le indagini su disposizio­ne del magistrato di turno della procura di Venezia, Giovanni Zorzi, che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. «Un altro pescatore mi ha raccontato di aver sentito il rombo di un motore in corsa a tutta velocità» racconta un testimone, Graziano Vettiato. Ma allo sta-

 ??  ??
 ?? La tragedia ?? I vigili del fuoco, in piena notte, tentano di soccorrere le persone coinvolte nello scontro fra il motoscafo e la barca dei pescatori
La tragedia I vigili del fuoco, in piena notte, tentano di soccorrere le persone coinvolte nello scontro fra il motoscafo e la barca dei pescatori

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy