Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Zucchero, M5s attacca Vela «Soldi non usati per restauri» La replica: spesi per la città
VENEZIA «Dove sono finiti i 60 mila euro annunciati dal sindaco come donazione da parte di Zucchero alla città chiedendo che venissero spesi per la conservazione e il restauro di piazza San Marco? I soldi pagati dall’artista non bastano neppure a coprire i costi della tassa per l’occupazione del suolo pubblico e in ogni caso sono stati versati a Vela come corrispettivo per la consulenza fatta. Le imposte dovevano essere scisse dalla donazione». L’attacco è del Movimento Cinque Stelle, sostenuto dal Gruppo 25 aprile, che con un’interpellanza firmata dai consiglieri Davide Scano e Sara Visman chiede chiarezza su cifre e contratti firmati in occasione del concerto.
«Per quali motivi il sindaco ha mentito alla città peraltro mettendo in cattiva luce il grande artista italiano che immaginiamo desiderasse realmente fare una donazione alla città?» domandano i consiglieri come primo punto dell’interpellanza. Sotto accusa è il contratto firmato da Vela che secondo il M5S è diverso da quello che Ca’ Farsetti nella figura del capo di gabinetti del sindaco aveva autorizzato. «La donazione di cui si parlava nella proposta del 3 maggio scorso formulata dalla società F&P Group parlava di 60 mila euro più Iva — spiega Scano — il Gabinetto del sindaco il 29 giugno dà il via libera a Vela per procedere a contrattualizzare la proposta mentre nel contratto firmato solo una manciata di giorni prima del concerto si parla di corrispettivo a Vela che include i canoni Cosap e Cimp». Secondo i Cinque stelle solo di Cosap la società avrebbe dovuto pagare più del doppio. E non c’è stata nessuna delibera di abbuono delle imposte per il concerto, annotano i consiglieri. «Negli 80 mila sono compresi anche i consumi di energia elettrica e la fatturazione del servizio dei 30 vigili? E i 200 biglietti omaggio per un valore di 22 mila euro che Zucchero ha consegnato a Vela e che sono stati distribuiti tra i vari assessori e dirigenti come vengono conteggiati? E a chi sono stati donati?». I Cinque stelle chiedono la revoca dell’affidamento a Vela del servizio di promozione turistica della città e vogliono sapere come verranno spesi i fondi. Ma domandano anche se ai fini dell’utilizzo della barca «blu» si possa considerare fine istituzionale la partecipazione al concerto (il motoscafo di Ca’ Farsetti ha accompagnato assessori e ospiti prima in piazza e poi nuovamente a Piazzale Roma).
Puntuale la replica di Vela: secondo l’azienda tutto è stato fatto in regola e parte della donazione viene speso per pagare il servizio di steward in piazza. «La donazione è di 60 mila euro più Iva, Vela ha già versato al Comune 10 mila euro per la Cosap — spiegano dall’azienda — sono stati pagati 4 mila euro per il servizio di polizia locale e qualche centinaio di euro per la corrente elettrica. Non sono stati utilizzati pannelli pubblicitari in piazza per cui non si è dovuta versare la Cimp». La Cosap, dice Vela, è bassa perché l’occupazione data dalle 3.900 sedie (per 5 mila metri quadrati) è durata solo due serate, mentre il restante periodo di 6 giorni la superficie occupata dal palco era di 1000 metri quadrati. «È stata una scelta dettata dalla necessità di ingombrare il meno possibile la piazza durante il giorno», conclude Vela spiegando che invece la società organizzatrice dell’evento ha pagato a parte la pulizia della piazza (3 mila euro) e i servizi igienici (6.500). (e. lor.)