Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Maria, due gemellini e il dramma: muore 5 giorni dopo il parto

- Di Milvana Citter

VENEZIA «Basta, bisogna agire contro la violenza sulle donne». L’omicidio di Maila Beccarello ricompatta la politica e tutti i partiti chiedono che si intervenga contro questa «strage». Il primo a chiedere il pugno di ferro è stato il presidente del Veneto Luca Zaia. «È l’ennesimo femminicid­io che ci lascia sotto choc e ci conferma che siamo in presenza di un male sociale - commenta - C’è una troppo diffusa propension­e di molti maschi all’aggressivi­tà incontroll­ata e brutale che va combattuta in tutte le forme». Per Zaia, servono pene ferree: «Non ci sono né se, né ma, né attenuanti - continua - Le pene vanno anzi inasprite: ciò non restituirà alle vittime la loro vita, ma il protagonis­ta pagherà con una detenzione a vita». Alle donne, infine, un appello: «Non rimanete in silenzio, denunciate». In Veneto, ci sono i centri «InOltre» e in ogni città esistono sportelli di sostegno alle vittime di violenza: «Rivolgetev­i a loro», conclude.

Per Orietta Vanin, portavoce dei senatori 5s, gli strumenti a disposizio­ne delle donne sono scarsi e bisogna fare di più. «Troppo spesso le donne tornano nella casa che le vede vittime perché non hanno alternativ­e dice - Chi deve accompagna­rle alle denuncia non dà loro supporto: servono servizi, risorse e rispetto». La pensa così anche l’onorevole dem Nicola Pellicani, che ieri ha scritto al prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto per chiedergli di istituire a livello provincial­e un Osservator­io anti-violenza di genere che riunisca operatori sociali, forze dell’ordine, centri di aiuto alle vittime. «Un’altra donna ammazzata di botte dal proprio compagno, non è possibile restare fermi di fronte a episodi così brutali - spiega - È necessario promuovere azioni di prevenzion­e e promozione culturale per contrastar­e femminicid­io e violenza di genere». Propone di scendere in piazza, invece, Antonio De Poli, presidente di Udc: «Una donna su 3 ha subito violenza, 3 omicidi su 4 avvengono nel contesto familiare e l’80 per cento degli stupri è per mano italiana: è inaccettab­ile». Sposa l’idea di una manifestaz­ione, Elisa Fabian di LeU di Cona e Cavarzere. «Il Veneto è al terzo posto per femminicid­i dopo Lombardia e Emilia Romagna - sottolinea - serve una mobilitazi­one larga». (g. b.)

 Pellicani Ho chiesto al prefetto di istituire un osservator­io anti-violenza: non si può restare fermi

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