Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Chiama il 118, giovane crolla e muore

Stroncato cinese di 23 anni vicino al ristorante che gestiva, aveva molto caldo

- Sara Civai

VENEZIA Aveva tanto caldo e faceva fatica a respirare. Allarmato, ha chiamato il 118. Poi le sue condizioni sono precipitat­e: si è accasciato a terra e all’arrivo dell’ambulanza per lui non c’era già più nulla da fare, nonostante i tentativi di rianimarlo. Davide Liu Peng, cinese di 23 anni, è morto ieri mattina a Venezia nella zona dei Santi Apostoli, davanti agli occhi sconvolti di un caro amico, di negozianti e passanti, a pochi metri dal ristorante che gestiva da un anno.

VENEZIA Aveva tanto caldo e faceva fatica a respirare. Lui che di solito stava sempre bene. Per questo, allarmato, ha chiamato da solo il 118. Poi le sue condizioni sono precipitat­e: si è accasciato a terra e all’arrivo dell’ambulanza per lui non c’era già più nulla da fare, nonostante i lunghi tentativi di rianimarlo. Davide Liu Peng, un ragazzo cinese di 23 anni, è morto ieri mattina a Venezia nella zona dei Santi Apostoli all’altezza del sotoporteg­o del Falier, davanti agli occhi sconvolti di un caro amico, dei negozianti della zona e dei passanti, a pochi metri dal ristorante «Al Corner», che da un anno aveva preso in gestione.

Tutto è accaduto tra le 8.30 e le 9 di ieri mattina. La sera prima era stato fuori a cena con gli amici e ieri sarebbe dovuto andare ad un matrimonio a Padova. Per quello aveva aperto lui il locale al mattino, ma andando in magazzino non si era sentito bene: torpore al braccio, sudori e un forte mal di testa. Quando è arrivata l’ambulanza, intorno alle nove e un quarto, le sue condizioni erano già critiche: vani i tentativi di rianimarlo per quasi 50 minuti. «Quando sono arrivato per cominciare il turno, il ragazzo era già disteso qui davanti, in posizione di sicurezza. I soccorsi sono arrivati in tempo e hanno tentato di tutto, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare» racconta un gondoliere che lavora lì. «Lo conoscevo da molti anni, da quando lavorava al bar in via San Donà. Era un ragazzo d’oro.

Questa mattina l’ho visto morire davanti ai miei occhi e sono sconvolto», racconta il cameriere della vicina trattoria «Al vagon». Si sospetta un arresto cardiaco, anche se la vittima non aveva mai manifestat­o problemi di salute. Davide Liu Peng era conosciuto e apprezzato da tutti nella zona: arrivato in Italia dalla città di Qingtian dieci anni fa, aveva studiato a Venezia e da tempo lavorava nel campo della ristorazio­ne. I suoi genitori – che in queste ore stanno rientrando di corsa dalla Cina dove si erano recati per le vacanze – gestivano un bar a Carpenedo e lui per tanti anni aveva dato loro una mano. Poi con grandi sacrifici era riuscito ad aprire un locale tutto suo a Venezia e quest’inverno si era sposato in Cina e ora attendeva felicissim­o l’arrivo di un figlio. «Non è giusto. Aveva tutta la vita davanti.

Davide era un ragazzo integratis­simo e davvero in gamba. Abbiamo studiato assieme al Barbarigo», racconta Violetta, una ex compagna di classe. Le fanno eco gli amici, che ieri pomeriggio si sono ritrovati per dare un ultimo saluto a Davide e capire cosa sia successo: «Era un ragazzo solare, sempre sorridente e pronto ad aiutare tutti. Un pezzo di pane. Non riusciamo a credere che non ci sia più. Siamo tutti sconvolti».

Fuori dal ristorante «Al Corner», il cartello «chiuso per lutto». E dal locale vicino dicono: «Il giorno dei funerali qui chiudiamo tutti». Tantissimi i saluti degli amici su Facebook: «Ti ricorderem­o tutti così, sempre sorridente. Fai buon viaggio amico mio».

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(foto Vision) Quasi papà Davide Liu Peng aveva 23 anni. Aveva frequentat­o il Barbarigo. Si era sposato da poco e stava per diventare papà

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