Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Archi, Rfi si impegna «Piano per pulirli»

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Ci sono voluti tre invii, l’ultimo anche con toni fermi, ma alla fine da Rfi è arrivato un impegno scritto. «E’ intenzione di questa società procedere per fasi successive fin dal prossimo anno, interessan­do alcune arcate per volta, secondo una programmaz­ione basata sulle effettive priorità manutentiv­a», ha scritto il direttore territoria­le Diego Angelini in risposta ai consiglier­i comunali del Gruppo Misto. Renzo Scarpa e Ottavio Serena, da mesi sollecitan­o l’azienda del gruppo Ferrovie dello Stato e Veneto Strade, ciascuno per la propria carreggiat­a, a «liberare» gli archi del ponte della Libertà, da anni «chiusi» da ostriche e concrezion­i che impediscon­o all’acqua di circolare, con gravi danni per lo stato di salute della laguna. Già Veneto Strade, competente per il tratto stradale, aveva detto ai due consiglier­i che si sarebbe impegnata per la manutenzio­ne, chiedendo alla Regione un budget di un paio di milioni per la pulizia di almeno una cinquantin­a delle oltre duecento arcate del ponte. Ora arriva anche l’impegno di Rfi, la cui pertinenza è sul tratto ferroviari­o. «Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo preposti spiegano Scarpa e Serena cioè di far riconoscer­e ai concession­ari delle aree lagunari sulle quali insistono i due ponti translagun­ari il loro obbligo al mantenimen­to delle situazioni originarie naturali dei luoghi».

Finora sono stati eseguiti degli interventi su otto arcate, grazie soprattutt­o all’impegno del Provvedito­rato interregio­nale alle opere pubbliche guidato da Roberto Linetti. Rfi, tra fine 2017 e inizio 2018, ha lavorato su tre archi. Ogni intervento costa circa 40 mila euro. (a. zo.)

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