Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venezia, il diesse tuona: «Mercato e calendari che situazione caotica»
Angeloni punta il dito contro i giocatori in uscita
VENEZIA Un monito, prima di tutto. E una profezia che ha molte possibilità di avverarsi. Il direttore sportivo del Venezia Valentino Angeloni sbotta, di fronte ai rifiuti che diversi giocatori attualmente in rosa, stanno recapitando ai propri estimatori. Dopo la cessione di Alberto Acquadro, rimangono ancora da piazzare Facchin, Signori, Tortori, Fabris, Luciani e Pellicanò. Il ragionamento complessivo di Angeloni è circostanziato e presenta diversi elementi di riflessione.
Angeloni, è vero che diversi giocatori stanno rifiutando le destinazioni proposte?
«Sicuramente quello che posso dire è che non c’è la consapevolezza da parte di alcuni giocatori e neppure dei loro procuratori del momento che sta vivendo il calcio italiano. Ricordo a tutti che sono saltate ben tre società, Bari, Cesena e Avellino, nella sola Serie B. Non era mai successo e questo è un elemento che a pochi pare interessare. Non ci si rende conto che sono stati immessi sul mercato decine di attori protagonisti rimasti senza contratto, senza contare quelli di C».
Sta dicendo che ci si dovrebbe tenere stretti un posto di lavoro?
«Dico soltanto che è vero che i giocatori non sono pacchi postali e che capisco che una destinazione non valga l’altra. Allo stesso tempo, però, la situazione è cambiata e mi sembra che non ci sia la percezione della drammaticità del momento».
Come ha preso l’eliminazione dalla Coppa Italia?
«Dispiace a tutti e non ce lo aspettavamo, anche perché il precampionato era stato molto soddisfacente. Purtroppo è successo che abbiamo fatto 90 minuti d’attacco, che abbiamo avuto un sacco di occasioni e alla fine abbiamo preso gol in contropiede al novantesimo. Capita, non dobbiamo fare drammi. Guardiamo avanti».
Il programma di lavoro è cambiato. Adesso due weekend di amichevoli?
«La cosa incredibile che siamo al 9 agosto e non sappiamo ancora quando comincerà il campionato. È una situazione talmente caotica e incerta che credo che nessuno abbia mai affrontato qualcosa di simile. La viviamo male, non si riesce a lavorare. Perché saremmo anche pronti a iniziare il campionato, ma siamo costretti a vivere nell’incertezza».
Zigoni resterà?
«Non è mai stato sul mercato. È un nostro giocatore che ci tornerà molto utile, anche perché come noto abbiamo Litteri, Geijo e Marsura non al meglio. Se poi ci saranno situazioni dell’ultimo momento le valuteremo».
In uscita ancora almeno sei giocatori?
«Per adesso non ci sono novità concrete. Tante chiacchiere, ma pesa anche la questione ripescaggio»