Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Marito e moglie operati al cuore lo stesso giorno «Sempre uniti»
«Nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia - sorride lui -. Siamo sposati da cinquantaquattro anni e mezzo». Lei gli siede accanto, più stanca e provata, ma con lo stesso spirito allegro, anche dal letto di un ospedale.
Perché è lì che si trovano Domenico Gava, 81 anni, e la moglie Maria Luigia Zanette, 79, a testimoniare una di quelle storie uniche che lasciano un segno profondo. La stessa patologia cardiaca è emersa in entrambi a diversi anni di distanza: lui ne soffriva da tempo, lei ha cominciato a sentirsi male pochi mesi fa. Sono stati ricoverati lo stesso giorno, operati lo stesso giorno dalla stessa equipe medica e accolti nella stessa camera di degenza dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso: sia perché possano sostenersi a vicenda, come hanno fatto per più di mezzo secolo, sia per agevolare i familiari che li assistono. «Paghi uno, prendi due!» scherza lui.
Giuseppe Minniti, il direttore dell’unità operativa di Cardiochirurgia, li ha operati quasi contemporaneamente martedì 31 luglio. «Curiosamente spiega - erano affetti dalla stessa patologia. Richiedevano, quindi, di essere sottoposti al medesimo intervento per la riparazione della valvola mitralica». Ora stanno bene e lunedì saranno trasferiti all’ospedale riabilitativo di Motta di Livenza per continuare la terapia.
I signori Gava abitano in collina, nel Coneglianese; lui pensionato dopo una vita operaio alla Zoppas, lei casalinga, mamma e nonna. «Sono sotto osservazione da anni per questi problemi cardiaci e mia moglie se l’è presa a cuore – racconta, con un’ironia non comune -. Dopo l’ultima visita il dottor Minniti mi ha detto che era necessaria l’operazione ma mi ero rotto il collo andando a funghi e prima che fosse risolto quel problema non sarebbe intervenuto»
C’era da aspettare, sei lunghi mesi di convalescenza. Da qualche tempo però la signora Maria Luigia, che lo accudiva a casa, era sempre più affaticata e sentiva un dolore al torace: non sapeva di avere la stessa patologia cardiaca del marito. «Nei tempi utili – continua il dottor Minniti – abbiamo programmato tutti gli esami preparatori e il ricovero in una stanza a due letti con bagno tutta per loro. Le operazioni di riparazione delle valvole cardiache si sono concluse bene. Siamo soddisfatti per il successo clinico ma anche per quello umano. Sono una coppia molto legata, sarebbe stato un errore non mantenere il più possibile il loro equilibrio e affiatamento. Il paziente deve sentirsi confortato a 360 gradi, così è più motivato a reagire bene».
I due figli e i quattro nipoti fanno loro visita quotidianamente. E Domenico continua a scherzare: a dieci giorni da un’operazione al cuore, snocciola barzellette («Ha vinto anche dei premi – precisa la moglie - è molto bravo») a chiunque entri nella stanza. «Mi piace raccontarle - conclude l’anziano - perché ridere fa bene».