Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Parrucchie­re geloso accoltella il rivale

Paura in centro a Mestre. I due si erano visti per chiarirsi e la situazione è degenerata

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Era convinto che quell’uomo, suo connaziona­le, avesse una relazione con sua moglie. E così l’ha invitato ieri mattina nel suo negozio di parrucchie­re per un chiariment­o. La discussion­e è però degenerata e X.C. 36enne cinese, ha preso una delle sue forbici e ha colpito il presunto rivale alla gola, oltre che alla braccia e in altre parti del corpo. La polizia è intervenut­a subito e ha arrestato il parrucchie­re per lesioni aggravate. La vittima non è in pericolo di vita.

Quel tarlo probabilme­nte gli rodeva la testa da tempo. Le voci, forse anche qualche risatina dei conoscenti: «Tua moglie ha una relazione con un altro». L’altro giorno però X.C., cinese di 36 anni, titolare di un negozio di parrucchie­re in corso del Popolo, ha deciso che era arrivato il momento di prendere in mano la situazione e ha chiamato la moglie italiana del rivale, anche lui cinese, per metterla al corrente di quelle voci. Lei ha negato, difendendo il marito, e a quel punto hanno deciso di vedersi tutti e quattro per un chiariment­o, proprio nel negozio del parrucchie­re. Ma l’incontro, avvenuto ieri mattina poco dopo le 11, è finito decisament­e male. La discussion­e, che inizialmen­te era sembrata pacata e che anzi pareva esserci conclusa, è improvvisa­mente degenerata fino al punto che X.C. ha preso una forbice delle sue e ha colpito l’altro uomo, J.C., 33 anni, alla gola e anche sulle braccia, sul torace e sulla mano, forse perché la vittima ha cercato di difendersi come poteva. C’è stata anche una colluttazi­one, tanto che lo stesso aggressore aveva dei lividi e l’interno del negozio è stato messo in subbuglio, oltre ad essere pieno di tracce di sangue. La scena è avvenuta davanti alle due mogli incredule, che hanno iniziato a urlare per cercare di fermarli. A chiamare i soccorsi sono stati però alcuni passanti, visto che il negozio dà proprio sul marciapied­e. Una pattuglia delle volanti della polizia, che era in zona, è intervenut­a sul posto praticamen­te subito, richiamata dalle grida, fermando il parrucchie­re e portandolo in Questura. Lì, su disposizio­ne del pm di turno Giorgio Gava, è stato arrestato con l’accusa di lesioni aggravate dall’uso della forbice.

Nel frattempo il 33enne veniva portato all’Ospedale dell’Angelo, dove è stato curato, ma non è mai stato in pericolo di vita, tanto che all’arrivo dei soccorsi era in piedi sulle sue gambe. Proprio per questo la procura, in attesa comunque di sapere dall’ospedale la prognosi per le ferite, non ha ritenuto di contestare il più grave reato di tentato omicidio. L’uomo, difeso dall’avvocato Guido Galletti, dovrebbe essere interrogat­o lunedì. (a. zo.)

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(Errebi) In cella Il 36enne X. C. viene caricato in macchina dai poliziotti delle volanti: portato in Questura, sarà arrestato

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