Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Samantha ritrova Luca «Ci siamo parlati»

- Sara Civai

«Luca si è fatto vivo e abbiamo parlato, grazie». Samantha Vizentin aveva affidato alla rete il suo appello per ritrovare l’amico conosciuto vent’anni prima in discoteca a Spresiano: «Aiutatemi a ritrovare Luca». Di lui serbava soltanto il nome e il ricordo di quegli attimi trascorsi insieme da giovani, in una bella amicizia. «Luca era spericolat­o e bellissimo. Eravamo amici e niente di più, ma desidero tanto rivederlo». Il messaggio aveva fatto il giro dei social ed era stato poi rilanciato dai giornali: ieri Samantha, 46enne originaria di Pola e per molti anni residente a Mareno di Piave, è finalmente riuscita a ritrovare il suo Luca. Ed è stato proprio lui a contattarl­a grazie al tam-tam mediatico suscitato dalla sua lettera. Su quello che si sono detti però, la donna mantiene il riserbo, spaventata dai commenti che la rete ha riservato alla sua vicenda. «Ho ricevuto tante cattiverie. Sono stupita e amareggiat­a: mi hanno insultata in tutti i modi, offendendo me e la mia famiglia. Ci sono rimasta male, in Olanda siamo più aperti, quanta cattiveria in Italia. Non siamo più nel Medioevo». I due si erano conosciuti vent’anni prima alla discoteca Odissea di Spresiano: quell’incontro aveva segnato l’inizio di una bella amicizia. Luca, che oggi dovrebbe avere 46 anni, era originario di Mestre – come racconta Samantha nel suo post – aveva i capelli scuri e un’altezza poco sopra il metro e settanta. Un tipo misterioso, di poche parole, ma bellissimo. Innamorato della sua moto e dello snowboard. Insieme erano stati in vacanza a Pola, per poi rivedersi ad Alleghe dove lei lavorava come stagionale. Si erano persi di vista dopo che la donna si era trasferita all’estero. «Avevo perso tutti i contatti e di lui non sapevo il cognome», spiega Samantha, che oggi vive in Olanda con il marito e i due figli e da poco convive con una malattia neurodegen­erativa. Proprio il marito, in un momento delicato della loro vita, l’aveva spinta a ricercare quell’amico conosciuto tanti anni prima in Italia: «Se senti di doverlo trovare, o almeno provarci, fallo». Samantha non poteva immaginare la reazione che la sua richiesta avrebbe suscitato. «Ma il mio era solo un desiderio di rivedere una persona della mia giovinezza che mi era rimasta nella mente e nel cuore», conclude lei.

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