Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Periferie, i sindaci divisi «Se il governo libera risorse più opere per tutti i Comuni»
Il fronte della protesta s’incrina. Jesolo: noi avremmo 9 milioni
È guerra tra sindaci, tra chi protesta per lo stop al Piano del bando periferie e chi, invece, promuove la scelta e la decisione del governo di sbloccare parte dei fondi degli avanzi di bilancio delle amministrazioni virtuose.
Dopo lo scontro tra partiti e parlamentari, ora il campo di battaglia trasloca nelle periferie metropolitane. I sindaci del Veneziano sono divisi e, a due giorni dall’esplosione delle proteste contro le scelte romane, emerge che molti tra Piano periferie e avanzi di bilancio, scelgono i secondi. «Non capisco questa sollevazione, il bando periferie finanzia ben poche reali periferie, se si liberano gli avanzi di bilancio si aiutano più Comuni - dice Giovanni Battista Mestriner, sindaco di Scorzè noi non abbiamo ancora fatto i conti, dovrebbero essere 300 mila euro che permetterebbero di realizzare lavori importanti e di aiutare l’economia cittadina delle piccole e medie imprese». Dello stesso avviso, Valerio Zoggia, primo cittadino di Jesolo e delegato metropolitano al Turismo. «Non avevamo i requisiti per il bando periferie, che finanzia solo alcuni progetti - spiega - ma se liberano gli avanzi, noi ringraziamo Roma: abbiamo trai 9 e i 10 milioni bloccati, sa quante cose potremmo fare?». Zoggia ha un elenco lungo: potrebbe realizzare le piste ciclabili promesse in campagna elettorale, «tutte in un unico colpo», dice, oppure la piscina olimpionica coperta che sogna dal primo mandato. «Sarei contentissimo, insieme ai 5 milioni di tassa di soggiorno, potremmo fare davvero del bene per Jesolo», conclude. Da Fiesso d’Artico Andrea Martellato nicchia, poco convinto che gli avanzi di bilancio diano una boccata d’ossigeno ai piccoli Comuni. «Ci crea problemi che il legislatore cambi le decisioni ogni anno - spiega - Dietro ai cantieri, c’è un anno di lavoro sui progetti e sì ho 250 mila euro di avanzi ma se non lo so per tempo come posso usarli?». Un’amministrazione con il personale ridotto all’osso non riesce a predisporre progetti e interventi se non ha la certezza dei soldi e anche bene a settembre arrivasse la conferma dei 250 mila euro, a Fiesso ci sarebbero difficoltà. «Dovrei usarli entro dicembre: come faccio? E cosa dico ai miei concittadini?». Con un bilancio che in cinque anni, per effetto della spending review, è sceso da 9,2 milioni a 5,8, Nicola Fragomeni (Santa Maria di Sala) guarda con interesse alla possibilità di usare gli avanzi di bilancio. «Se devo scegliere, li preferisco, sistemeremmo strade ridotte in condizioni pietose - dice La Città metropolitana ha finanziato una pista ciclabile, non vorrei che il blocco del Piano periferie, ci privasse di quei fondi ordinari».
Una visione miope quella del governo, la definisce con un post su Facebook l’assessore ai lavori pubblici di Venezia Francesca Zaccariotto, che è stata anche Presidente della Provincia. «Togliamo a pochi Comuni per dare la possibilità a molti di liberare risorse congelate - scrive - Con questa logica si andrà solo verso la distruzione. Serve un’autostrada? Meglio di no, potrebbe favorire qualcuno, meglio dare soldi a pioggia a tutti perché possano costruire un sentiero». Zaccariotto definisce questo modo di intervenire «comunista» e, a corroborare la sua affermazione, tira in ballo Indro Montanelli: «I comunisti amano così tanto i poveri che ogni volta che vanno a governare li aumentano di numero».
Boccia Roma anche Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria, che aveva applaudito il piano periferie bando che coinvolge anche i privati in alcuni progetti in compartecipazione: «Non è possibile che in un Paese si annulli, dall’oggi al domani, quanto fatto dai predecessori, mettendo in gioco la pianificazione del territorio», tuona. Miranese è preoccupato per l’immagine del Paese: «La sospensione del bando periferie genera tre effetti negativi, il primo è sui cittadini che vedranno peggiorata la loro qualità della vita, il secondo è sulle imprese che avrebbero beneficiato degli investimenti e da ultimo diamo segnali preoccupanti all’esterno di instabilità e questo compromette la nostra credibilità».
Zaccariotto Come aver bisogno di un’autostrada e destinare i soldi per fare tanti sentieri
Mestriner Non vedo le periferie. I Comuni virtuosi che beneficereb bero dello sblocco sono di più I Comuni del piano Periferie sono 13, quelli interessati all’avanzo di bilancio una trentina