Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mestre diventa città di rotatorie sette incroci destinati a sparire
La prima ha aperto ieri ai Quattro Cantoni. Bus vietati davanti all’hotel Sirio
Semafori, addio. A Mestre, a poche centinaia di metri da piazza Ferretto, gli incroci iniziano a sparire lasciando il posto alle rotatorie. La sperimentazione da parte del Comune dei nuovi tracciati di viabilità è iniziata ufficialmente ieri, con il debutto ai Quattro Cantoni della prima «rotonda». Si fa per dire: ha la caratteristica forma «a fagiolo», con un estremo su via Terraglio e via Torre Belfredo, l’altro su via Circonvallazione e via Castellana. «Dovranno adeguarsi le decine di pullman che ora scaricano passeggeri davanti all’Hotel Sirio: faremo un’ordinanza e dovranno usare i parcheggi scambiatori», ha precisato l’assessore alla mobilità Renato Boraso. Ai Quattro Cantoni come altrove, l’amministrazione conta di risolvere alla radice il problema delle code e del conseguente inquinamento: «Con la rotatoria il traffico procede più lentamente ma non si ferma come ai semafori – afferma Boraso – Eliminare le code significa tagliare radicalmente i livelli di Pm10 nell’aria». Per le stesse ragioni altre tre rotatorie faranno la loro comparsa durante questo mese, settimana dopo settimana, nella parte Nord della città, compresa tra via Miranese, via Circonvallazione e Quartiere San Paolo. La prossima, ancora di forma allungata, sorgerà tra otto giorni al posto dell’incrocio tra via Miranese, via Piave, via Carducci e via Circonvallazione; la settimana sucessiva via i semafori anche all’incrocio tra via Torre Belfredo, via Filiasi e via Padre Giuliani, a ridosso di Quartiere San Paolo. All’altro capo di via Giuliani, verrà realizzata l’ultima rotatoria: sarà a due passi dal Centro Candiani, all’incrocio con via Einaudi. In questo caso i lavori prevedono l’arretramento del marciapiede e della recinzione del parco Einaudi di un metro e mezzo. L’assessore tranquillizza: «E’ un accorgimento che serve a dare la curvatura corretta alla rotatoria: lo faremo in un punto cieco già esistente, tengo a sottolineare che non stiamo distruggendo il parco». Una volta completata la fase di prova, con i relativi aggiustamenti della curvatura, l’intervento includerà interventi di arredo urbano: «Verranno risistemati e riallineati i marciapiedi, e saranno messi a norma i passaggi personali; verranno proseguite le piste ciclabili per permettere l’attraversamento delle rotonde». Posizionare le rotatorie sperimentali con i new jersey costerà in totale circa 80 mila euro. Per renderle definitive, dopo i circa tre mesi di prova preventivati, con il completamento dei marciapiedi in porfido o mattonelle e delle nuove alberature, ci vorranno circa 610 mila euro solo per le prime tre. Alla cifra vanno aggiunti i 200 mila euro stimati per completare la quarta rotatoria. Tutti costi a base d’asta, che dovrebbe essere indetta a settembre. Le carte sono pronte. Non finisce qui: i quattro interventi costituiscono solo una piccola parte della visione futura della viabilità sostenuta dall’amministrazione. «Bisogna studiare delle soluzioni anche per altri incroci nell’area del Comune – propone Boraso – Al momento c’è una soluzione in studio per la piazza di Favaro, ma vanno considerati anche gli incroci all’uscita di via Risorgimento a Chirignago, quello tra via Fradeletto e viale Garibaldi e quello tra via Fradeletto e via Ca’ Rossa, dove è necessario escogitare una soluzione per il tram».