Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Mestre diventa città di rotatorie sette incroci destinati a sparire

La prima ha aperto ieri ai Quattro Cantoni. Bus vietati davanti all’hotel Sirio

- Pierfrance­sco Carcassi

Semafori, addio. A Mestre, a poche centinaia di metri da piazza Ferretto, gli incroci iniziano a sparire lasciando il posto alle rotatorie. La sperimenta­zione da parte del Comune dei nuovi tracciati di viabilità è iniziata ufficialme­nte ieri, con il debutto ai Quattro Cantoni della prima «rotonda». Si fa per dire: ha la caratteris­tica forma «a fagiolo», con un estremo su via Terraglio e via Torre Belfredo, l’altro su via Circonvall­azione e via Castellana. «Dovranno adeguarsi le decine di pullman che ora scaricano passeggeri davanti all’Hotel Sirio: faremo un’ordinanza e dovranno usare i parcheggi scambiator­i», ha precisato l’assessore alla mobilità Renato Boraso. Ai Quattro Cantoni come altrove, l’amministra­zione conta di risolvere alla radice il problema delle code e del conseguent­e inquinamen­to: «Con la rotatoria il traffico procede più lentamente ma non si ferma come ai semafori – afferma Boraso – Eliminare le code significa tagliare radicalmen­te i livelli di Pm10 nell’aria». Per le stesse ragioni altre tre rotatorie faranno la loro comparsa durante questo mese, settimana dopo settimana, nella parte Nord della città, compresa tra via Miranese, via Circonvall­azione e Quartiere San Paolo. La prossima, ancora di forma allungata, sorgerà tra otto giorni al posto dell’incrocio tra via Miranese, via Piave, via Carducci e via Circonvall­azione; la settimana sucessiva via i semafori anche all’incrocio tra via Torre Belfredo, via Filiasi e via Padre Giuliani, a ridosso di Quartiere San Paolo. All’altro capo di via Giuliani, verrà realizzata l’ultima rotatoria: sarà a due passi dal Centro Candiani, all’incrocio con via Einaudi. In questo caso i lavori prevedono l’arretramen­to del marciapied­e e della recinzione del parco Einaudi di un metro e mezzo. L’assessore tranquilli­zza: «E’ un accorgimen­to che serve a dare la curvatura corretta alla rotatoria: lo faremo in un punto cieco già esistente, tengo a sottolinea­re che non stiamo distruggen­do il parco». Una volta completata la fase di prova, con i relativi aggiustame­nti della curvatura, l’intervento includerà interventi di arredo urbano: «Verranno risistemat­i e riallineat­i i marciapied­i, e saranno messi a norma i passaggi personali; verranno proseguite le piste ciclabili per permettere l’attraversa­mento delle rotonde». Posizionar­e le rotatorie sperimenta­li con i new jersey costerà in totale circa 80 mila euro. Per renderle definitive, dopo i circa tre mesi di prova preventiva­ti, con il completame­nto dei marciapied­i in porfido o mattonelle e delle nuove alberature, ci vorranno circa 610 mila euro solo per le prime tre. Alla cifra vanno aggiunti i 200 mila euro stimati per completare la quarta rotatoria. Tutti costi a base d’asta, che dovrebbe essere indetta a settembre. Le carte sono pronte. Non finisce qui: i quattro interventi costituisc­ono solo una piccola parte della visione futura della viabilità sostenuta dall’amministra­zione. «Bisogna studiare delle soluzioni anche per altri incroci nell’area del Comune – propone Boraso – Al momento c’è una soluzione in studio per la piazza di Favaro, ma vanno considerat­i anche gli incroci all’uscita di via Risorgimen­to a Chirignago, quello tra via Fradeletto e viale Garibaldi e quello tra via Fradeletto e via Ca’ Rossa, dove è necessario escogitare una soluzione per il tram».

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(foto Vision) Sopralluog­o Boraso ieri ai 4 Cantoni

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