Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Olimpiadi
La partita dei Giochi 2026
Il Coni ha annunciato che c’è tempo fino a gennaio per la candidatura ai Giochi Olimpici del 2026. Ma il dibattito politico si infiamma giorno per giorno: dopo l’iniziale proposta di «tridente» del Nord con Torino, Milano Cortina, nei giorni scorsi si è assistito alla ritirata proprio di Torino. Al momento resta in piedi la candidatura Milano - Cortina
Il governo dice no ai finanziamenti
La questione soldi si fa sempre più critica: i 376,15 milioni che il governo avrebbe stanziato per la candidatura a tre, ora rischia seriamente di sfumare. Il motivo? Quei soldi erano legati solo al pacchetto iniziale. Il no senza Torino è ribadito dal sottosegretario Giorgetti
La Lega si spacca Il Veneto «grida»
La questione Olimpiadi rischia seriamente di spaccare il Carroccio: da una parte, nel governo c’è chi parteggia solo per la candidatura a tre, dall’altra, in Veneto, i leghisti aumentano il pressing su Roma per ottenere garanzie finanziarie anche per la candidatura alternativa Milano-Cortina
Impianti a Cortina, primi conteggi
Da un primo conteggio, a Cortina servirebbero almeno 100 milioni per le spese minime. Il costo più grosso è quello legato alla pista da bob, inattiva da decenni. Ma anche il curling impone un restyling del palaghiaccio. Da finanziare, ovviamente, anche il centro stampa e un villaggio olimpico
Tutte le gare da ridistribuire
L’uscita di scena di Torino costringe il Coni a rivedere la diffusione delle gare. A Milano l’apertura, l’hockey, il pattinaggio. La Valtellina freestyle, sci nordico, snowboard. A Cortina sci alpino, bob, skeleton, slittino e curling. la Val di Fiemme salto e combinata nordica. Biathlon ad Anterselva