Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il sindaco Grosso verso il Carroccio «Ben venga. Per tutti gli altri: selezioni»
Corsa a entrare in Lega. Tollon: i segretari di sezione facciano controlli
VENEZIA Fuga degli amministratori dal centrodestra in direzione Lega, il primo a passare al Carroccio sarà il sindaco di Quarto D’Altino Claudio Grosso. «Sta facendo un percorso, noi lo abbiamo sostenuto in maniera chiara e trasparente e sta maturando una decisione che va condivisa– spiega il vicegovernatore della Lega Gianluca Forcolin - Se entra in Lega, per noi è il benvenuto. Poi ci sono tanti curiosi che guardano alla Lega come palcoscenico per emergere. Alcuni meritano interesse. A qualche altro che conosciamo mi verrebbe da chiedere come mai non ci considerava quando eravamo al 3 per cento, ma solo oggi che siamo al 32 per cento. Come nelle discoteche, faremo selezione all’ingresso per i riciclati. A tanti altri daremo invece il benvenuto».
La Lega per molti commentatori è il nuovo aspirante al titolo di Partito della Nazione in vista delle amministrative 2019: lo dice la folla all’ingresso delle sezioni. In prima linea sono quelle del Veneto Orientale. «Molti civici pur di portare a casa candidatura a sindaco o in lista, chiedono di iscriversi: è un fenomeno generalizzato ma in diversi casi non si tratta di convinzione e adesione agli ideali ma di convenienza – mette il chiaro il segretario Luca Tollon - Lo capiamo ma non è migliore degli approcci. I segretari di sezione facciano attenta opera di selezione perché una sola mela marcia rischia di guastare tutto».
Sia Lega che Forza Italia puntano sul Veneto Orientale: lo dice l’affollamento di scuole politiche. C’è la Scuola di Formazione Politica -Veneto di Beniamino Boscolo aperta a tutti e c’è quella della Lega per soli iscritti. «Non è la scuola di Siri ma la nostra, la prima organizzata dal e sul territorio – spiega Tollon - Abbiamo già 150 iscritti». Al momento di fare alleanze, il segretario però auspica una reunion del centrodestra: «È un mondo che esiste, c’è una comunanza di base e di vedute che mai si raggiungerà col M5s: mi piacerebbe si ricomponesse l’alleanza perché non credo che il futuro sia ricreare l’asse con i 5s a livello locale».
Politica che la segreteria veneziana ha sempre perseguito e anche lì la fila di amministratori che chiedono la tessera è lunga. «I criteri di iscrizione vanno decisi dal futuro segretario – precisa il commissario ad acta Alberto Stefani - Proprio oggi ho annunciato che accelererò affinché il congresso venga celebrato il prima possibile. In ogni caso, il criterio resta quello storico: la precedenza nella candidature va data a chi per anni ha lavorato per il partito». Su questo, le due segreterie sono d’accordo. Sulla fusione (Venezia 328 militanti e 1.700 iscritti, Veneto Orientale 205 militanti e 640 iscritti) auspicata dal deputato di Favaro Alex Bazzaro, invece, c’è divergenza. Totale: due mesi fa il direttivo del Veneto Orientale all’unanimità ha rigettato la proposta di reunion.
Forcolin Molte richieste meritano interesse, altri ci considerano solo oggi che siamo al 32 per cento